da: Corriere della Sera
L’ex amministratore delegato e presidente della Fiat, Cesare Romiti, ha ricordato, in una intervista a Paolo Conti del Corriere della Sera, la reazione di Francesco Cossiga, che all’epoca era presidente del Consiglio, quando la Fiat comunicò al Governo l’intenzione di procedere al licenziamento di 14 mila operai.
Ricorda Romiti: «L’uomo era certamente moderato. Ma lo era troppo. Si mostrò preoccupato, timoroso… La notizia dei licenziamenti lo spaventò letteralmente. Ci fece telefonare prima dal prefetto di Torino. Poi arrivarono le chiamate da Roma del ministro dell’Interno Virginio Rognoni. Spiegò che Cossiga era impaurito dalle possibili conseguenze. Mi parlò di un’opinione pubblica allarmata, della possibile saldatura tra Brigate rosse e studenti in lotta, addirittura pronunciò l’espressione “guerra civile”».