Ryanair “salvata” da governo: no aumento tasse aeroporti in Italia

Ryanair “salvata” da governo: no aumento tasse aeroporti in Italia (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Ryanair e le altre compagnie low cost possono stare tranquille in Italia: il governo ha deciso infatti di non alzare le tasse aeroportuali, come minacciato nei mesi scorsi. La Commissione Bilancio della Camera ha riammesso due emendamenti del governo, riguardanti l’assunzione di 193 Vigili del Fuoco e la soppressione dell’incremento dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco aeroportuali, che l’esecutivo aveva presentato e subito ritirato nella seduta di stanotte, per la contrarietà delle opposizioni. I due emendamenti sono stati ripresi su richiesta delle Comm. Affari costituzionali e Trasporti. Il presidente Francesco Boccia ha dato 2 ore per i sub-emendamenti.

Come spiega l’agenzia di stampa Public Policy:

L’obiettivo principale di questo emendamento, annunciato a giugno dal ministro Graziano Delrio, è quello di “salvare” i voli ‘low-cost’ sul territorio nazionale. A gennaio infatti l’aumento delle tasse d’imbarco da 6,50 a 9 euro per passeggero aveva scatenato la reazione delle compagnia e aveva determinato l’annuncio da parte di Ryanair dell’abbandono delle rotte italiane. L’emendamento prevede che nel 2019 la stessa addizionale comunale sui diritti d’imbarco sarà incrementata di 0,32 euro (le entrate andranno al Fondo speciale per il sostegno del reddito e dell’occupazione del personale del settore del trasporto aereo”: questo incremento potrà “essere rideterminato in riduzione, tenuto conto dell’andamento delle entrate e delle prestazioni del Fondo speciale per il sostegno del reddito e dell’occupazione del personale del settore del trasporto aereo”. A tal fine, l’Inps, per ciascuno degli esercizi 2016, 2017 e 2018, dovrà trasmettere, entro il 31 luglio dell’anno successivo, al ministero dell’Economia e al ministero del Lavoro, una relazione contenente l’aggiornamento della situazione economico finanziaria del predetto Fondo sul periodo di 8 anni.

Le risorse per la sospensione dell’aumento sull’addizionale comunale sui diritti di imbarco, pari a 60 milioni di euro per il 2016, vengono reperite: per 25 milioni di euro per l’anno 2016, mediante versamento in entrata al bilancio dello Stato di una quota corrispondente dell’avanzo di amministrazione del Fondo speciale per il sostegno del reddito e dell’occupazione del personale del settore del trasporto aereo; per 35 milioni di euro nel 2016 con un taglio al fondo per far fronte ad esigenze indifferibili. Alla compensazione in termini di indebitamento netto per 25 milioni per l’anno 2016 si provvede mediante riduzione del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all’attualizzazione di contributi pluriennali. Al ristoro delle minori entrate dell’Inps provvede il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, nel cui stato di previsione è iscritto l’importo di 60 milioni di euro per l’anno 2016.

Published by
Alberto Francavilla