Continua la diatriba tra Enac e Ryanair. «Abbiamo fermato i nostri voli per motivi di sicurezza» afferma la compagnia low cost irlandese che rischia di cancellare i voli interni dal prossimo 23 gennaio su dieci scali italiani tra cui Pisa e Ciampino. Alla base della disputa tra l’Ente di aviazione civile e Ryanair una legge italiana che prevede l’utilizzo non solo di passaporto o carta di identità per i voli interni ma anche di «altri documenti» come il porto d’armi o le tessere professionali purché rilasciate da una «amministrazione dello Stato» e che l’Enac ha chiesto alla compagnia aerea irlandese di applicare.
Ma Ryanair sostiene che questa pratica è in contrasto con le leggi di sicurezza internazionali: questa sua posizione ha provocato una serie di polemiche che non accennano a diminuire. Sono arrivate così le critiche degli industriali e degli aeroporti e l’interrogazione al governatore Formigoni da parte dei due consiglieri del Partito democratico della Regione Lombardia Giuseppe Benigni e Marcello Saponaro che sostengono le ragioni della compagnia irlandese.
Ora è intervenuto anche il presidente dell’Enac Vito Riggio. «Noi ci siamo limitati a ricordare che questa legge è in vigore in Italia – ha spiegato Riggio – e che qualsiasi operatore europeo presente nel Paese doveva conoscerla prima di modificare i suoi prospetti informativi». Ryanair tuttavia respinge le dichiarazioni dell’Enac e ricorda di essere stata «obbligata a cancellare le sue rotte nazionali in Italia poiché la sicurezza di questi voli è stata minacciata dall’insistenza di Enac che i passeggeri vengano accettati senza identificazioni sicure e, in alcuni casi, venga loro permesso di viaggiare con niente di più sicuro di una licenza di pesca».
«in tutti gli altri aeroporti dell’ Unione Europea le autorità hanno accettato questa esigenza di Ryanair, come concordato con ciascun passeggero al momento della prenotazione, che i passeggeri presentino o il passaporto o la carta di identità nazionali dell’Ue-Eea».
Secondo il vettore low cost, «questa disputa è nata solo dopo il tentativo di Enac di interferire illegalmente con le regole di identità sicura di Ryanair: tutti i voli nazionali di Ryanair verranno ristabiliti non appena questa ordinanza illegale e insicura – scrive la compagnia serea – per l’identificazione dei passeggeri sarà rimossa da Enac».
Ryanair in realtà sembra non aver digerito la decisione che vede chiudere l’aeroporto di Ciampino, il suo hub italiano, per favorire la realizzazione del nuovo aeroporto laziale di Viterbo: da questa decisione, resa nota questa estate , sono iniziati i contrasti tra le autorità italiane e la compagnia regina nei voli low cost.