ROMA – Aumenta la differenza tra salari e prezzi: a novembre è stata dell’1,8%. L’inflazione è salita più degli stipendi degli italiani. A novembre su base annua, la forbice tra l’aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,5%) e il livello d’inflazione (+3,3%), su base annua, ha toccato una differenza pari a 1,8 punti percentuali. Si tratta del divario piu’ alto almeno dal 1997, che aggiorna il precedente ‘record’. E’ quanto risulta dal confronto dei dati Istat.
Sempre secondo l’Istat, le retribuzioni contrattuali orarie a novembre restano ferme su ottobre mentre aumentano dell’1,5% su base annua. Secondo l’Istat la crescita tendenziale e’ la piu’ bassa dall’ottobre del 2010, ovvero da oltre un anno, quando si registro’ lo stesso dato che risulta il minimo da marzo 1999.