Unicredit: Salvatore Ligresti si dimette dal Cda. Perfezionato il salvataggio di Fonsai: patto tra Premafin e piazza Cordusio

Salvatore Ligresti

MILANO – Salvatore Ligresti si è dimesso martedì dal consiglio di amministrazione di Unicredit. Lo si apprende da fonti finanziarie. Il board della banca ha affrontato il nodo dell’intervento a sostegno di Fondiaria Sai, compagnia assicurativa della famiglia. Il sì che metterà in sicurezza il Gruppo è stato approvato all’unanimità.

Unicredit sottoscriverà una quota dell’aumento di capitale di Fonsai che la porterà ad avere il 6,6% del gruppo assicurativo. Lo si legge in una nota di Premafin e Unicredit. L’investimento complessivo di Unicredit nella partita Premafin-Fonsai sarà pari a 170 milioni di euro, ripartito tra l’impegno di sottoscrizione dell’aumento di capitale della compagnia e il corrispettivo per l’acquisto dei diritti di Premafin.

Premafin e Unicredit sottoscriveranno un patto di sindacato su Fondiaria Sai di durata triennale e che ”dovrà garantire il mantenimento dell’influenza dominante di Premafin ed il conferimento alla banca di diritti e prerogative tipici del socio finanziario di minoranza”.

L’accordo tra il gruppo Ligresti e Unicredit prevede anche alcune modifiche al contratto di finanziamento sottoscritto tra Premafin, l’istituto di Piazza Cordusio e le altre banche finanziatrici il 22 dicembre 2004, successivamente integrato e modificato da ultimo il 22 dicembre 2010. Tali modifiche ”richiedono, per il relativo perfezionamento, l’approvazione da parte delle banche finanziatrici”.

L’Accordo è poi ”condizionato alla conferma – si aggiunge -, entro il 30 giugno 2011, da parte di Consob di assenza di obblighi di Opa su Fondiaria-Sai a fronte dell’esecuzione del medesimo e all’ottenimento, sempre entro la medesima data, dei necessari waiver ai sensi del Contratto di Finanziamento”.

Il patto parasociale che Unicredit e Premafin stipuleranno su Fonsai attribuirà alla banca di Piazza Cordusio 3 consiglieri nel cda della compagnia assicurativa e un peso importante nella governance della compagnia assicurativa, con un ruolo nelle scelte strategiche. Dei tre consiglieri nominati da Unicredit, si legge in una nota congiunta, due entreranno a far parte del comitato esecutivo e il terzo entrerà a far parte, con funzioni di presidente, di ogni comitato per sia prevista una componente indipendente. Unicredit designerà anche il presidente del collegio sindacale in assenza di una lista di minoranza.

Le decisioni in merito a determinate operazioni (come l’approvazione del business plan, investimenti, disinvestimenti e finanziamenti qualificati) saranno riservati al cda di Fonsai, che deliberera’ con le maggioranze ordinarie. Ma per le decisioni in merito ad alcune operazioni straordinarie (come alcune operazioni sul capitale, le operazioni significative rispetto al perimetro di attività del gruppo Fonsai) il cda delibererà previo il parere favorevole di un comitato composto da consiglieri indipendenti tra cui l’amministratore indipendente designato da Unicredit.

Le operazioni di aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione (2441 comma V) necessiteranno del consenso della banca. A Unicredit viene inoltre attribuito un diritto di co-vendita qualora Premafin ceda una quota superiore al 10% della propria partecipazione in Fonsai.

Si è trattato di una lunga riunione per il consiglio di amministrazione di Unicredit, chiamato ad approvare il bilancio 2010 (il presidente onorario di Fonsai Salvatore Ligresti siede nel cda della banca, anche se martedì non è stato visto). Sul tavolo per i membri del board, che sono rimasti riuniti per quasi cinque ore, c’era anche il nodo dell’intervento a favore delle società del gruppo Ligresti. Nessuna indicazione da parte dei consiglieri, che hanno lasciato la sede milanese della banca intorno alle 20 di martedì.

Enrico Tommaso Cucchiani, numero uno della compagnia assicurativa Allianz in Italia, ha lasciato la riunione circa un’ora prima, poco prima delle 19. Da ultimo è uscito dalla sede l’amministratore delegato, Federico Ghizzoni, diretto a Londra dove mercoledì mattina presenterà i risultati del 2010 agli analisti. Il banchiere non si è fermato a rilasciare dichiarazioni, ma ai cronisti ha rivolto un cenno con la mano lasciando intendere che tutto è andato bene. Secondo indiscrezioni di stampa, Unicredit avrebbe pensato a un intervento diretto in Fondiaria Sai, la maggiore compagnia assicurativa della famiglia Ligresti, attraverso la sottoscrizione di una parte dell’aumento di capitale; l’intervento di Unicredit si è reso necessario dopo il fallimento delle trattative con il gruppo francese Groupama.

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luiss_vcontursi