Sblocco licenziamenti primo luglio. Sblocco licenziamenti, trovato l’accordo tra il governo e le parti sociali: cosa significa, cosa succede da domani, primo luglio?
Dopo un lungo confronto è stato sottoscritto l’avviso comune che impegna le aziende a utilizzare gli ammortizzatori sociali prima di procedere ai licenziamenti.
In pratica, da domani le aziende potranno tornare a licenziare. L’impegno preso si traduce in una raccomandazione alle aziende, non in un obbligo. Prima di licenziare, questo il nocciolo, le aziende si impegnano ad usufruire di 13 settimane di cassa integrazione gratuita, cioè finanziata dallo Stato.
Una proroga del blocco dei licenziamenti per le grandi imprese ci sarà, dal primo luglio al 31 ottobre, ma solo per le imprese del tessile, delle calzature e degli altri comparti della moda.
I sindacati possono gridare vittoria? No, a parte il tessile, torna la libertà di licenziare. Sì, in parte, perché hanno ottenuto concessioni importanti. Diciamo che i sindacati hanno guadagnato tempo.
13 settimane aggiuntive di cassa integrazione gratuita andranno a beneficio non solo delle grandi imprese in crisi strutturale (quelle di cui si occupa il Mise, per intenderci).
Saranno valide anche per stabilizzare anche le piccole vertenze locali. Se le imprese accettano di usufruire della prima tranche, non potranno più licenziare prima di averla utilizzata tutta.