La ripresa delle aziende italiane potrebbe ripartire dal Brasile. È quanto afferma il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola secondo cui il Paese sudamericano «sta accelerando la ripresa e potrebbe essere alla vigilia di un vero e proprio boom. È dunque il momento giusto per tornare nel Paese a consolidare le posizioni già raggiunte e avviare nuove iniziative di cooperazione economica e commerciale».
Scajola ne ha parlato in un’intervista al quotidiano Il Giornale parlando della missione in Brasile di governo, Ice, Confindustria e Abi in programma dal 9 al 13 novembre. Per il ministro «con 7,2 miliardi di euro di interscambio siamo l’ottavo partner economico del Brasile, il secondo dell’Unione europea, visto che abbiamo recentemente superato la Francia. Ci sono 300 imprese italiane in Brasile. L’obiettivo è aumentare il numero di Piccole e Medie Imprese e l’area geografica di attività, anche fuori dall’asse San Paolo-Rio».
Scajola pone l’accento sui Mondiali di calcio e le Olimpiadi di Rio, eventi che «richiedono colossali infrastrutture e servizi per i quali il Brasile ha stanziato decine di miliardi di dollari. Le nostre aziende sono in prima fila, forti dell’esperienza positiva delle Olimpiadi invernali di Torino e della presenza in Centro e Sud America delle nostre grandi imprese di costruzione».
Sul caso Cersare Battisti, condannato in Italia all’ergastolo per terrorismo e rifugiato politico nel paese sudamericano, il ministro si è detto convinto che «i giudici brasiliani autorizzeranno l’estradizione di un terrorista assassino condannato all’ergastolo dai nostri tribunali per quattro omicidi».
