BRUXELLES – ''Un'autorita' europea'' che, come negli Stati Uniti, possa gestire le interconnessioni di gas all'interno dell'Unione in modo da fare fronte alle emergenze di alcuni paesi dell'Unione, riducendo cosi' anche i rischi derivanti dalla dipendenza delle forniture dalla Russia.
Questa la proposta avanzata dall'ad di Eni Paolo Scaroni al Parlamento Europeo nel corso dell'audizione a Bruxelles.
Scaroni ha rilevato come, nel recente passato, vista la non interconnettivita' del sistema europeo ''non e' stato possibile dirottare il gas su cui navigava l'Europa dell'Ovest verso alcuni paesi dell'Est che di inverno sono rimasti al gelo''. Una interconnessione piena inoltre, secondo alcune stime fornite dall'Eni, potrebbe fare fronte a una eventuale interruzione delle forniture dalla Russia per ''l'ennesima diatriba con l'Ucraina''.
''E' solo una provocazione – avvisa Scaroni – perche' non potremmo vivere senza il gas russo'' ma ''da' l'idea di quanto sia importanti i vantaggi di una reale interconnessione''. Alle diverse domande sui rapporti con Gazprom, Scaroni ha rilevato come Eni, al pari di altri gruppi europei, ''e' legata a Gazprom da contratti di lungo termine e meno male che li abbiamo'' perche' la compagnia russa ''e' corteggiata dagli asiatici''.
