ROMA – Chi compra una casa o la ristruttura per godere della deduzione Irpef potrebbe non essere più obbligato ad affittarla a canone concordato per almeno otto anni. Così prevede, un emendamento del Movimento 5 Stelle al dl Sblocca Italia approvato in Commissione. La misura però non convince i tecnici della Camera: il rischio è la necessità di “un’ulteriore copertura”. Così, tempo pochi minuti e governo, come spiega l’Agenzia Public Policy fa sapere che l’emendamento sarà corretto nel testo definitivo che arriverà in Aula. Tanto rumore per nulla, insomma. Scrive Public Policy:
Verrà rintrodotta nel testo del dl Sblocca Italia la norma (eliminata in commissione Ambiente) che prevede, per usufruire della deduzione Irpef per l’acquisto di un immobile nuovo, l’obbligo di affittarla entro sei mesi e per 8 anni. La norma era stata eliminata in commissione Ambiente della Camera con un emendamento, approvato, del Movimento 5 stelle. Ma sul punto c’è prima di tutto il parere negativo del servizio bilancio della Camera che sottolinea nel proprio dossier per l’Aula come “l’emendamento non sembra coordinato con le restanti disposizioni dell’articolo modificato.
Sono diversi gli emendamenti approvati in commissione Ambiente alla Camera che riguardano il capitolo degli sconti Irpef sugli immobili. Tra questi, due proposte targate Pd che permettono di ottenere lo sconto anche in caso di cessione dell’immobile in usufrutto o per gli immobili oggetto di interventi di restauro e risanamento conservativo.
Un’altra modifica prevede invece che la deduzione dal reddito pari al 20 per cento del prezzo di acquisto dell’immobile sia estesa anche agli interessi passivi dipendenti da mutui contratti per l’acquisto delle unità immobiliari. La deduzione però in questo caso vale solo per gli immobili residenziali, di nuova costruzione ed invenduti alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge.
