I metalmeccanici annunciano conflitti e opposizione dura su tutte le trattative e la Cgil cerca di riportarli ai tavoli promettendo in cambio l’impegno a cambiare il modello contrattuale appena varato. Al congresso della Fiom è andato in scena un anteprima di quella che sarà la Cgil del futuro.
Le tute blu saranno guidate da Gianni Rinaldini ancora per un po’. Ma la linea non cambierà : «Opposizione sociale» e niente «scorciatoie di rientro». In altre parole nessuno provi a fare firmare alla Fiom accordi sulla base del nuovo modello che ormai viene applicato in tutte le trattative, quello che privilegia la contrattazione territoriale e aziendale. Nel suo intervento, prima Epifani ha blandito i meccanici: «L’obiettivo della Cgil e della Fiom deve essere riconquistare un modello contrattuale degno di questo nome».
Poi ha invitato il sindacato della categoria più forte della Cgil a tornare a trattare: «senza la contrattazione l’identità di un sindacato si smarrisce». Anche perché la Cgil ha la responsabilità di essere il primo sindacato: «Siamo troppo forti per farci relegare in un angolo». Argomenti che la Fiom non tollera. A quel punto Epifani ha detto: «Non c’è dubbio che torneremo al tavolo al termine della sperimentazione del nuovo modello contrattuale nel 2011, anzi lo chiederemo noi».
