Si prevedono modifiche alla manovra su scuola, pensioni di invalidità, difesa e sicurezza. Lo scrive sul Corriere della Sera Mario Sensini.
Martedì 29 giugno il presidente della Commissione Bilancio al senato Antonio Azzolini potrebbe presentare alcune correzioni concordate con il governo: “l’emendamento per portare a 65 anni l’età per le pensioni delle donne nel pubblico impiego, chiesto dalla Ue, e una proposta di modifica—ha detto Azzollini— alle norme sulle pensioni di invalidità”, escludendo dalla stretta “una serie di patologie”
Per l’alleggerimento dei tagli alla scuola c’è già un’intesa di massima con Palazzo Chigi, mentre la ridefinizione della manovra a carico di Regioni ed enti locali è demandata al tavolo tra le autonomie e l’esecutivo.
Uno dei capitoli ancora da risolvere riguarda il comparto difesa e sicurezza, colpito dal blocco triennale degli stipendi e dall’annullamento degli scatti automatici di carriera.
Le forze di polizia stanno organizzando iniziative di protesta per il primo luglio. Per il generale Domenico Rossi, presidente del Cocer Inteforze, le misure previste dalla manovra “non tengono minimamente conto della specificità del nostro comparto rispetto al pubblico impiego, e possono creare difficoltà serie nelle linee di comando”.
Per il loro effetto combinato, ad esempio, l’adeguamento dello stipendio al conseguimento per concorso del grado di maresciallo sarebbe garantito a chi viene dal servizio civile, ma non a un sergente o a un caporalmaggiore. Allo stesso modo, un tenente colonnello con minore anzianità di servizio, in caso di promozione per merito, dovrebbe continuare a prendere meno soldi dei suoi sottoposti con maggiore anzianità.
Per questo il ministero della Difesa ha proposto all’Economia una diversa articolazione dei tagli. Gli stessi risparmi, spiega il sottosegretario Guido Crosetto, potrebbero derivare da una ridefinizione del “Modello Difesa”, con un taglio d’organico di 10 mila unità nelle Forze Armate (da 190 a 180 mila), e di 7 mila civili (da 37 a 30 mila).
Sulla scuola il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, fino a martedì in Canada per il G20, ha già dato ai sindacati la sua disponibilità a correggere i tagli alla spesa per il personale.
Il blocco degli scatti di carriera per gli insegnanti per il prossimo triennio, l’unico strumento che determina gli aumenti di stipendio, potrebbe essere parzialmente rivisto: il Tesoro potrebbe destinare un terzo dei risparmi attesi dalla manovra sul comparto agli adeguamenti delle buste paga degli insegnanti.