Seat in rosso dopo le svalutazioni: multata un’azienda olandese che “movimentava” le azioni

ROMA – Seat Pagine Gialle ha chiuso il 2010 con un risultato netto in perdita per 667 milioni dopo svalutazioni per 673,8 milioni di euro. Lo si apprende da una nota secondo la quale il consiglio di amministrazione ha conferito al presidente e all’amministratore delegato il mandato ”per procedere all’identificazione delle opzioni finanziarie disponibili, con l’obiettivo di assicurare una stabilizzazione di lungo termine della struttura finanziaria della società, avvalendosi del supporto di qualificati advisor”.

L’editore delle Pagine Gialle ha registrato ricavi consolidati in calo dell’8,2% a 1,11 miliardi di euro, sostenuti peraltro da una crescita delle attività internet (+70%), che valgono da sole il 41% dei ricavi delle attività principali. Il margine operativo lordo è sceso invece di 65,5 milioni a 523,1 milioni di euro.

Intanto la Consob, come riportato sul Corriere della Sera, ha multato la Scrocca Option Trading, “che ha sede ad Amsterdam, con una multa di 250 mila euro, il massimo previsto dalla legge, per aver movimentato tra il 30 marzo e il 14 aprile 2009 circa il 30%del capitale di Seat, senza avere la disponibilità e la proprietà dei titoli, mentre era in corso un aumento di capitale e vigeva quindi il divieto di vendite allo scoperto”.

Il titolare Maurizio Scrocca, sottolinea il Corriere, ha tentato di difendersi: «C’era l’aumento di capitale e il valore del diritto era molto basso: il nostro lavoro è di mantenere i prezzi in equilibrio. Il divieto delle vendite allo scoperto? Lavoriamo su molti listini, siamo un piccolo gruppo di 35 persone che fanno proprietary trading e non possiamo conoscere le regole di tutti i mercati».

Per i giochi pericolosi, dice il Corriere, “su Seat l’Autorità di mercato ha inoltre sanzionato, con una multa da 100 mila euro, l’inglese MF Global UK, con sede a Londra, per aver movimentato in un solo giorno, il 15 aprile 2009, il 22%del capitale di Seat, realizzando un profitto stimabile in 400 mila euro”.

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Alberto Francavilla