
ROMA – Segreto bancario addio anche in Svizzera: l’Ocse (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo in Europa) e tutti i suoi Paesi membri hanno siglato un accordo che prevede lo scambio in materia di informazioni fiscali, mettendo così fine alla privacy indiscriminata garantita dagli istituti svizzeri. Tra i Paesi che hanno firmato l’accordo a Parigi ci sono anche Singapore, Cina, Brasile e Costa Rica.
L’intesa, che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2017, obbliga tutti i 40 firmatari a procurarsi tutte le informazioni richieste alle loro istituzioni finanziarie e a scambiarle automaticamente con altre giurisdizioni su base annuale.
Il segreto bancario svizzero risale agli anni ’30 e venne introdotto per evitare ai nazisti di mettere le mani sui patrimoni degli ebrei nella Federazione elvetica.