MILANO – Utile 2010 in forte crescita per Snam Rete Gas (+51,1% a 1,1 miliardi di euro), che ha iniziato ”benissimo” il 2011, in vista di realizzare una prima tranche di investimenti per 1,6 miliardi di euro, da completare entro il 2014 con impieghi totali per 6,4 miliardi. E’ il quadro illustrato agli analisti finanziari dall’amministratore delegato Carlo Malacarne e dal direttore finanziario Antonio Paccioretti, mentre il titolo in borsa ha guadagnato l’1,22% a 3,94 euro.
Escluse per il momento nuove acquisizioni – ”non guardiamo a niente di particolare”, ha detto Malacarne – anche se il gruppo si può indebitare per 1,5 miliardi senza mettere in discussione la propria ”solidità finanziaria”, per eventuale shopping, ma solo di ”attività regolate”, o investimenti aggiuntivi. Probabile invece il passaggio al ”sistema duale”, ha affermato Malacarne, oppure la costituzione di un ”comitato di controllo” da affiancare all’attuale cda con l’assorbimento per decreto della terza normativa Ue sulle reti.
I ricavi 2010 sono saliti del 28% a 3,15 miliardi di euro e il dividendo proposto è di 0,23 euro per azione (+15% rispetto al 2009). Per il futuro, invece, si prevede una crescita media della cedola costante al 4% annuo. Quanto agli investimenti, con il piano quadriennale da 6,4 miliardi, il valore della attività regolata (Rab, Regulated Asset Base, ndr) consolidata è stimato in crescita di circa il 4,3% medio annuo sino al 2014. Si stima, inoltre, che la quota di Rab incentivata passi da circa il 25% del 2010 a circa il 40% nel 2014.
Prosegue inoltre il programma di integrazione con Stogit e Italgas, che, secondo le stime, consentira’ di ottenere risparmi per circa 80 milioni di euro nel 2012, dopo i 51 milioni di risparmi realizzati nel biennio 2009-2010. L’obiettivo del piano investimenti di Snam è consolidare il ruolo della rete italiana, vista come crocevia per le forniture europee: ”L’Italia – ha affermato Malacarne – è ben posizionata per capitalizzare tutte le opportunita’ di un futuro hub europeo meridionale del gas ed è rilevante per Snam Rg il relativo potenziale di investimenti”.
Tra questi, potrebbe essere inserito un ulteriore 1,5 miliardi di euro per il gasdotto marino Galsi, che collega l’Algeria all’Italia passando per la Sardegna e l’Alto Tirreno. Una decisione che sarà presa, secondo Malacarne, ”entro il 2011”, dopo il via libera del consorzio. Per l’anno in corso, invece, dopo i ”risultati eccezionali” del 2010, con un recupero del 7% dell’attivita’ dopo il calo del 22% del 2009, Malacarne prevede ”recuperi non superiori al 2%” e una crescita del risultato operativo (ebit) ”compresa tra il 3,5 e il 4%”.