L’ex trader della banca francese Société Générale, Jérome Kerviel, condannato ieri a cinque anni e al rimborso per 4,9 miliardi alla banca, si è detto ”sconvolto dalla dura condanna”. ”Sono abbattuto dal peso della pena – ha detto Kerviel ai microfoni di Radio Europe 1 – Davvero ho la sensazione di stare pagando per tutti”. Kerviel ha annunciato ricorso contro la decisione della corte.
”Probabilmente non abbiamo saputo spiegarci in tribunale – ha aggiunto – e mostrare la prova una volta per tutte che non ero solo in quella barca”. Il giudizio ha suscitato perplessità e critiche anche da parte della stampa francese, che parla di ”verdetto assurdo” a carico di un ”sottoposto”, prendendosela in particolare con l’enormità del risarcimento imposto.
”Pronunciando una condanna fantasiosa – scrive il quotidiano economico La Tribune – i giudici corrono il rischio di screditare la propria istituzione, che non ne ha alcun bisogno”. Ancora più duro Liberation, secondo cui ”il subalterno della crisi finanziaria sopporta solo o quasi l’obbrobrio in cui sono incorsi i demiurghi dell’economia-casino’ ”. Critico anche Les Echos, che accusa i giudici di ”incoronare spettacolarmente” Kerviel ”nel suo ruolo preferito, quello della vittima”.
