ROMA – Sorgenia, indebitata con il sistema bancario con un numero di euro che oscilla attorno ai due miliardi fu insignita dell’Oscar del Bilancio dalla Ferpi, la Federazione Relazioni Pubbliche, nel 2012 , cioè un anno prima che esplodesse il bubbone.
Sorgenia è la società con cui Rodolfo De Benedetti sperava di scalzare il padre Carlo De Benedetti dalla hall of fame del capitalismo italiano, dopo averlo scalzato dal pnte di comando che ora praticamente ha anche ereditato.
Lo ricorda ai tanti che lo hanno dimenticato o non se ne erano nemmeno accorti Francesco Bonazzi in un articolo per Dagospia dai toni un po’ aspri e indignati:
“In un comunicato stampa del 3 dicembre 2012, Sorgenia annuncia la lieta novella e spiega che il premio è stato ritirato dall’amministratore delegato Massimo Orlandi, che ha così commentato: “Il premio testimonia l’impegno e il lavoro dedicati negli anni da Sorgenia alla comunicazione dei propri risultati economici e delle performance socio-ambientali in una visione integrata con tutti gli stakeoholder. Fin dall’inizio della nostra storia, circa 13 anni fa, siamo sempre stati convinti che anche per un’azienda non quotata come Sorgenia fosse prioritaria una comunicazione completa e trasparente delle proprie attività”.
Nota Francesco Bonazzi che
“basta rileggersi le prime righe del premiato “Annual Report 2011” di Sorgenia per apprezzare la comunicazione “completa e trasparente” della quale parlava l’ingegner Orlandi, il cui posto è stato poi preso da Andrea Mangoni giusto l’estate scorsa”.
Nell’Annual Report di Sorgenia era scritto:
“A livello internazionale, il 2011è stato il terzo anno di una crisi profonda, che ha inevitabilmente colpito anche il mercato energetico italiano, peraltro alle prese con un problema di sovracapacità di generazione.
“Proprio in questa difficile congiuntura, il rapporto tra indebitamento finanziario netto e margine operativo lordo di Sorgenia è sceso da 14,8% del 31 dicembre 2009, all’11,6% del 2010 fino all’8,7% del 31 dicembre 2011. Numeri espliciti, che dimostrano come Sorgenia abbia continuato a crescere e creare valore, premessa coerente con i nuovi obiettivi finanziari del Business Plan al 2016”.
Conclude amaro Bonazzi:
“A proposito di “creare valore”, va detto che un anno dopo gli austriaci di Verbund hanno ritenuto di azzerare a bilancio il valore della loro quota in Sorgenia. Mentre a proposito di trasparenza, siamo sicuri che nell'”Annual Report 2013″ di Sorgenia troveremo anche l’ammontare esatto della buonuscita di Orlandi e la sua eventuale indicizzazione all’aumento della potenza installata del gruppo”.
