S&P: “Lo stato di allerta nell’Eurozona resta molto elevato”

PARIGI – Nella zona euro lo ”stato d’allerta resta molto elevato”: lo dice in un’intervista al quotidiano Le Monde Jean-Michel Six, capo economista responsabile dell’Europa di Standard & Poor’s, l’agenzia di rating che minaccia di declassare quindici Stati di Eurolandia, tra cui Francia e Germania.

Nell’intervista, Jean-Michel Six, afferma anche che Standard & Poor’s, ”non e’ un padre bacchettone”, ne’ un ”commentatore mondano”, ma ha ”voluto fare un gesto forte per sottolineare la gravita’ della crisi”, a pochi giorni dal vertice Ue di Bruxelles. ”Facciamo delle analisi di fondo e reagiamo in modo molto ragionato”, continua il responsabile per l’Europa di S&P, secondo cui ”su gradi diversi, tutti (gli Stati della zona euro, ndr.) suscitano la sfiducia dei grandi investitori internazionali”. E ”da giugno i mercati sembrano fermarsi (ai loro, ndr.) bisogni di rifinanziamento (…) Sei mesi piu’ tardi, lo stato d’allerta resta molto elevato”.

Six dice anche che ”esiste una pressione enorme sulla Banca centrale europea affinche’ intervenga di piu’. Ma per adesso la sua risposta sembra essere questa: ”non possiamo impegnarci in modo molto forte senza avere garanzie concrete sulle strategie di ripresa sul medio termine”. ”Negli Stati Uniti e nel Regno Unito – conclude –  le banche centrali danno prova di una maggiore flessibilita’ monetaria. E tra i criteri metodologici per valutare uno Stato, noi teniamo conto della flessibilita’ monetaria, per il momento limitata…”.

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luiss_vcontursi