La Banca di Spagna (Bde) ha reso noto oggi, 27 ottobre, che ”gli investimenti potenzialmente problematici” del settore bancario spagnolo nell’edilizia e nella promozione immobiliare ”ammontavano a 181 miliardi di euro” a giugno 2010, una cifra più alta del 9% rispetto a quella registrata un anno prima.
Il rapporto sulla Stabilità finanziaria diffuso dalla Bde considera come investimenti ”potenzialmente problematici” i crediti che non vengono pagati correttamente, quelli che potrebbero presentare problemi di insolvenza in futuro, così come quelli insolventi e gli immobili acquisiti con i pignoramenti.
Lo scorso dicembre l’esposizione era di 166 miliardi. L’ammontare degli asset immobiliari finiti nelle mani degli istituti per insolvenze a giugno 2010 è di 70 miliardi di euro. La Bde conferma d’altro canto un aumento di fiducia nel sistema bancario spagnolo grazie alla pubblicazione degli stress test lo scorso luglio, all’esistenza del Frob, il fondo per la ristrutturazione del settore e alla legge sulla riforma delle casse di risparmio, le più esposte agli attivi immobiliari tossici.
L’Istituto della sicurezza sociale spagnolo (Seguridad Social), intanto, ha registrato una eccedenza di bilancio di 9,47 miliardi a settembre, in calo del 21% rispetto al 2009, quando il saldo positivo era stato di oltre 12 miliardi.