Spending review bluff: dal taglio delle partecipate risparmi attesi… zero

Spending review bluff: dal taglio delle partecipate risparmi attesi… zero

ROMA – Spending review bluff: dal taglio delle partecipate risparmi attesi… zero. “Taglieremo le società partecipate, di 8mila ne rimarranno mille”: l’annuncio di Matteo Renzi seguiva il piano elaborato dal commissario Cottarelli, dava concretezza a una scelta di razionalizzazione ormai metabolizzata e solo da mettere in pratica. Anche nella legge di Stabilità vi si fa cenno all’articolo 43: basta con questo spreco per mantenere artificialmente in vita società partecipate locali che nella maggioranza del casi sono inutili, o doppioni e al massimo servono dare una poltrona a politici trombati o senza carica (fra l’altro non si sa nemmeno quante siano con certezza, cosa si nasconda dietro i fatturati).

Ci si accorge, però, che a parte petizioni di principio e annunci la misura (è presente nominalmente anche nella legge delega) non porta un euro di risparmio. Se nel piano Cottarelli pure si parlava di 3 miliardi di risparmi in 3/4 anni, sia per il 2015, sia per gli anni futuri, i risparmi non sono quantificati ossia dal punto di vista contabile valgono zero. Si scopre che sono Regioni ed enti locali a dover fornire entro la fine di marzo prossimo l’elenco delle partecipate da sacrificare.

Alla fine del 2015 è fissato il termine per l’effettiva riduzione delle società. Resta quindi da verificare quale sarà l’impegno effettivo degli interessati, e la capacità del governo di spingerli su questa strada. (Luca Cifoni, Il Messaggero)

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Warsamé Dini Casali