ROMA, 21 GIU – I Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro urgente al Presidente del Consiglio e ai Ministri interessati per avviare un confronto sulle proposte che l’Esecutivo intende adottare in materia di spending review e di pubblico impiego. Lo comunicano le tre organizzazioni sindacali con una nota.Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ha fatto sapere che insieme ai leader di Cgil e Uil ha inviato una lettera al premier Mario Monti per ”chiedere di convocare lui una riunione con i vari ministri competenti” e i sindacati sulla spending review.
“Spero che non si continui a fare terrorismo – ha detto il leader Cisl – perché ciò induce le persone ad accelerare l’andata in pensione e a ritenersi esposte; stanno lavorando per distruggere la coesione sociale”. E aggiunge: “Il governo sta dimostrando massima irresponsabilità”.
Alla domanda dei cronisti, a margine dell’assemblea di Confcommercio, sulla possibilità che il pubblico impiego possa diventare un fronte di rottura, Bonanni ha risposto: ”Spero di no”.
Ciò che preoccupa i sindacati sono gli eventuali tagli che potrebbero interessare gli statali. Per Bonanni ”se vogliono davvero riformare il pubblico impiego devono loro prendere il coraggio in mano contro le lobby e non contro i lavoratori”.
Cgil, Cisl, Uil ”sollecitano il Governo ad assumere interventi che siano coerenti con quanto gia’ concordato tra i sindacati, le rappresentanze delle autonomie locali e lo stesso Governo”. E avvertono che ”contrasteranno misure ingiuste e inefficaci con proposte di vera lotta agli sprechi e alle iniquita’ e con la mobilitazione dei lavoratori”.
Per i sindacati ”gli impegni assunti con la recente intesa sul lavoro pubblico, che ha aperto a nuove forme di coinvolgimento, restano ancora disattesi. Ma e’ da li’ che bisogna partire: occorre un’incisiva riduzione di tutti gli sprechi, un’eliminazione della duplicazione delle funzioni e un drastico abbattimento delle consulenze e delle prebende a qualunque titolo erogate”.
Cgil, Cisl e Uil, continua la nota, ”sono contrarie alla vecchia logica dei tagli indiscriminati e chiedono che si investa sulla qualita’ e sul merito nella pubblica amministrazione e per i pubblici dipendenti. Le intenzioni del Governo, invece, sembrano essere di tutt’altro segno: cio’ che si prospetta non e’ un’iniziativa di riforma ne’ una serrata lotta agli sprechi. E’ l’ennesimo attacco ai lavoratori e alle lavoratrici del pubblico impiego. Dopo 4 anni di manovre finanziarie, di blocco dei contratti collettivi e della contrattazione, di tagli alle retribuzioni, di blocco delle assunzioni e di mancate soluzioni per i tantissimi lavoratori precari che operano nel sistema pubblico, gli annunci quotidiani indicano che siamo alla vigilia di un nuovo pesante intervento e di misure che colpiscono le retribuzioni e penalizzano il lavoro pubblico”.(