Squinzi (Confindustria): “Contratti a tempo indeterminato ma flessibili”

Giorgio Squinzi (Foto Lapresse)

SANTA MARGHERITA LIGURA – “Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, non ha più paraventi: ora vada davvero avanti con le riforme”: il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, interviene al convegno dei giovani imprenditori: “È il momento delle decisioni, il Paese ha bisogno di fare le riforme”, ha chiesto nel faccia a faccia con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, anche lui al convegno di Santa Margherita Ligure.

Squinzi sottolinea il “mandato forte” che il governo Renzi ha ricevuto alle ultime elezioni europee del 25 maggio,

“a questo punto deve fare le riforme, non ha più paraventi dove nascondersi. Il Paese ha bisogno di eliminare i nodi che hanno impedito lo sviluppo. Ha bisogno di cambiare marcia e registro. Il problema vero è fare le riforme, ma vanno fatte adesso, subito, nei prossimi mesi, o la possibilità di ripartire e di creare lavoro per i giovani rimarrà una illusione, faremo solo qualcosa che non sarà risolutivo per il Paese. Noi ci crediamo, siamo pronti a dare il nostro contributo”.

Squinzi si riferisce anche al piano Garanzia Giovani (Youth Garantee) su cui punta il governo: se non ci sarà un cambio di rotta anche questo piano per i giovani rischierà di “non essere risolutivo”.

“Diciamoci la verità le risorse non faranno la differenza ma noi siamo pronti a collaborare. Con Poletti c’è un colloquio continuo. Il ministro ci ha comunicato che nei prossimi giorni saremo convocati per discutere delle proposte presentate da Confindustria sul lavoro”.

Sul tema lavoro Squinzi ha sottolineato:

“Sono tifoso del ministro Poletti. Giuliano è un amico. Alla sua onestà intellettuale e coerenza rendo omaggio. Ma considero questa prima tranche del decreto lavoro come aperitivo di una riforma”.

Squinzi propone

“un contratto a tempo indeterminato conveniente per le imprese perché dotato della giusta flessibilità. Noi imprenditori non ci divertiamo a buttare fuori collaboratori. Dobbiamo essere capaci di creare le condizioni per cui il contratto di lavoro a tempo determinato diventi conveniente per le imprese e fare in modo che le aziende non cerchino alternative”.

Dopo gli scandali Expo a Milano e Mose a Venezia anche il tema corruzione approda al convegno dei giovani imprenditori. E Squinzi è chiaro:

“Confindustria è contro qualsiasi tipo di tolleranza. I regolamenti ci sono: vanno applicati senza alcun tipo di scorciatoia, senza sconti: è nell’interesse delle nostre aziende”.

Il presidente di Confindustria ricorda l’esperienza con Mapei nel ciclismo:

“Siamo usciti nel 2002 perché non accettavamo più alcune pratiche e abbiamo avuto ragione quando è uscito fuori tutto il sistema dietro. Nel calcio la stessa cosa. Dobbiamo radere al suolo qualsiasi tolleranza”.

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Maria Elena Perrero