Stark: "Persa la fiducia dei mercati, i governi facciano di più"

ROMA – ''Quando un governo perde la fiducia degli operatori, deve fare di piu' per riguadagnarla. Ma in ogni modo risanare i bilanci e' inevitabile. Le crisi non possono essere evitate accumulando debiti. Non possiamo permettere che le generazioni future soffrano per le mancanze dei politici di oggi''. E' quanto afferma, in un'intervista alla Stampa, l'ex capoeconomista della Bce Juergen Stark''. ''La responsabilita' ricade in primo luogo e soprattutto sui governi nazionali. Sono loro la prima linea di ogni difesa. Devono ridurre i loro deficit di bilancio'', sottolinea Stark. Altrimenti ''rischiano un 'arresto improvviso' dell'accesso ai mercati finanziari, e nessun aiuto dall'esterno puo' evitare questo rischio''. Cio' che e' mancato nei primi 12 anni di unione monetaria ''e' lo stretto coordinamento delle politiche di bilancio nazionali'', rileva l'economista, che si dice d'accordo con la proposta di un ministro delle Finanze dell'area euro avanzata da Trichet.

Stark offre rassicurazioni sull'euro. ''Resterà sempre una moneta stabile'', dichiara. Quanto alla sua composizione, ''e' appena giunta una presa di posizione molto chiara della cancelliera Merkel e del presidente Sarkozy: la Grecia continuera' a farne parte''. Tuttavia, rimarca, ''e' essenziale che i Paesi membri rispettino fino in fondo gli impegni presi''.

In merito alle critiche della Germania sull'acquisto di titoli pubblici, ''le misure non convenzionali adottate dal Consiglio direttivo della Bce sono dovute a circostanze fuori dall'ordinario e sono temporanee'', replica Stark. Quanto alla visione di una Germania isolata, ''il Consiglio e' un organismo collegiale, non vedo nessuno isolato'', commenta. ''Siamo 23 persone di origini differenti, con doti differenti, che collaborano tra di loro per giungere a una visione consensuale''.

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