Il fuggi fuggi che i dipendenti statali stanno mettendo in atto per dribblare le regole della nuova manovra Tremonti potrebbe portare al rischio che “nel 2010 possa esserci un picco della spesa per pagare le buonuscite”, in particolare dei dirigenti. Lo sostiene il vicepresidente della commissione Lavoro della Camera, Giuliano Cazzola, esperto di previdenza, a proposito della corsa al pensionamento in queste ore per evitare di incappare nelle norme restrittive della manovra economica.
Le nuove regole imporrebbero ai dipendenti di andare in pensione più tardi e con una liquidazione che verrebbe incassata nell’arco di due o tre anni. Per i dirigenti, invece, potrebbe esserci anche il taglio dello stipendio: il 5% della parte oltre i 90mila euro lordi, il 10% per chi supera i 150mila.
Secondo Cazzola, “se non ha messo in conto tra i risparmi indiretti l’esodo sostenuto dei dipendenti, il governo si troverà nel 2010 ad avere un picco di spesa per far fronte al tfr”. A questo punto, sottolinea, “o fanno buon viso a cattivo gioco o avrebbero fatto bene a mettere nel 2010 delle norme che intervenivano sulle finestre”.