Barbieri e parrucchieri, titolari del proprio salone, battono manager: tra il 2005 e il 2009 i primi hanno visto aumentare il loro stipendio rispettivamente di 12.100 euro lordi l’anno, pari a mille euro in più al mese, mentre per gli ultimi c’è stata una perdita secca di oltre 4 mila euro, che per i direttori generali d’azienda è arrivata a sfiorare i sei mila euro. E’ quanto emerge da un’ anticipazione dell’Espresso (in edicola domani 1 ottobre) che ha stilato una classifica delle retribuzioni di ottanta professioni, utilizzando dati Istat e quelli forniti dalle stesse associazioni di categoria.
Ma a ‘vincere’ sui manager sono state anche le estetiste che, sempre lo scorso anno, si sono ritrovate in tasca 8.700 euro lordi in più rispetto a quattro anni prima. Seguono i commercialisti con un piu’ 7.079 euro, i ragionieri 6.052, i veterinari del servizio pubblico 4.838 e gli insegnanti (di scuola superiore 3.671, di scuola elementare 3.650).
Per la maggior parte dei lavoratori (operai, badanti, bibliotecari, operatori di call center) l’aumento è stato tra i 2.500 e i 2.000 euro lordi annui. E ancora: per un cameriere 1.771 euro, un po’ meno per il barista 1.737 euro. 97 euro e’ stato l’incremento per l’hostess di una compagnia aerea. Poi si passa al segno ‘meno’: -1.015 euro gli architetti, -1.366 gli ingegneri, -4.144 i manager e -5.905 i direttori generali d’azienda.