Gli “autonomi”, reddito medio dichiarato: 26.300 euro

Sono 3,7 milioni di persone e, nel 2007, hanno guadagnato-dichiarato in media 26.300 euro. Sono i lavoratori autonomi, il “popolo degli studi di settore” che gli studi di settore, cioè il livello medio-minimo di reddito presunto, li soffre come una catena. Secondo i dati resi pubblici dall’Agenzia delle Entrate sembrano aver iniziato a sentire gli effetti della crisi economica con un anno di anticipo.

Baristi, avvocati,  parrucchieri, meccanici…Rispetto al 2006, il totale dichiarato dagli autonomi è in crescita dello 0,3%, dato che rappresenta una brusca frenata rispetto alla crescita, +11%, dell’anno precedente. Il reddito medio di chi rientra negli studi di settore, in ogni caso, è superiore a quello della media nazionale che, nello stesso anno, è stato di 18.300 euro.

Gli studi di settore, però, riguardano categorie di lavoratori, e di redditi, molto diverse tra loro. Rimanendo ai dati dell’Agenzia delle Entrate, nel 2007 a dichiarare di più sono stati gli avvocati con 49.000 euro, seguiti dai titolari di agenzie immobiliari (35.000) e ingegneri (28.300).  In fondo alla classifica i parrucchieri con 10.400 euro, battuti di poco dagli ambulanti che hanno dichiarato, in media, 11.000 euro.

Anche tra i negozianti le differenze sono forti: i macellai hanno guadagnato 22.500 contro i 17.00o dei baristi ( un reddito di poco inferiore  a quello dei metalmeccanici) e i 13.800 euro dei negozi di casalinghi. Gli albergatori, invece, dichiarano in media 21.000 euro.

Anche la geografia pesa sulle dichiarazioni: al Nord, che da solo conta oltre il 50% degli autonomi che usano gli studi di settore,  i guadagni sono più alti, sempre in media, del 40 – 50% rispetto al Mezzogiorno e alle isole.

Per il Centro Sudi degli Artigiani di Mestre (Cgia), i dati dell’Agenzia delle Entrate «sono la dimostrazione di una buona fedeltà fiscale». Rimane però il fatto che queste statistiche risalgono a prima della crisi e che i numeri, nel frattempo, potrebbero essere peggiorati.

Da qui la richiesta degli Autonomi di rivedere al ribasso gli studi di settore: idea che piace al governo e che  trova concorde anche il Partito Democratico. Conti pubblici permettendo.

Published by
Emiliano Condò