Quando le suore chiedono i conti a Wall Street: vogliono spulciare i numeri di Exxon e Boeing

La suora del film "Blues Brothers"

A volte le suore si danno all’economia e in men che non si dica si trovano alle prese con conti e bilanci, anche a Wall Street. Nello stato dell’Iowa suor Cathy Katoski ha deciso infatti di prendere carta e penna e chiedere al colosso petrolifero Exxon Mobil, di cui il convento è un azionista, di rivelare in dettaglio tutti gli aiuti statali ricevuti dal 2008. Idea simile l’hanno avuta anche altri conventi, che hanno scritto alla Boeing per chiederle una “revisione delle politiche legate ai diritti umani”. Una scena che ricorda un po’ il film “Sister Act”, ma anche “The Blues Brothers”.

Le iniziative delle suore, ricostruite dal Sole 24 ore grazie ai documenti resi pubblici dalla Sec americana, sono senza dubbio ispirate a principi religiosi e umani. Suor Katoski, nella sua lettera datata 15 novembre, spiega chiaramente che il suo convento intende favorire un aumento delle energie rinnovabili. “Il cambiamento – scrive la suora – non sarà abbastanza veloce se le società che si occupano di energie rinnovabili non ricevessero gli stessi aiuti statali che permettono a gruppi come Exxon Mobile di andare bene”. Per questo la combattiva suora chiede al gruppo petrolifero di fornire nell’assemblea dei soci tutti i dettagli sugli aiuti governativi (sgravi fiscali e quant’altro) ricevuti sin’ora.

Lo stesso spirito muove i conventi Franciscan Sisters of Mary, Sisters of St Joseph, Convent Academy of the Incarnate World e altri a prendere carta e penna per rivolgere quesiti simili alla società di cui sono azionisti: la Boeing. In questo caso alla compagnia aerea chiedono di rivelare “le politiche legate ai diritti umani, in modo da identificare le aree dove devono essere implementate ulteriori misure”. E, anche in questo caso, la richiesta è perentoria: “Boeing deve rispondere entro sei mesi dall’assemblea degli azionisti 2011”.

Per ora però lo sforzo delle suore non sta portando a nulla: sia Exxon Mobil che Boeing hanno infatti preso a loro volta carta e penna per respingere le richieste dei conventi. Sfruttando un loro diritto, entrambe le società hanno infatti chiesto alla Sec di “escludere le richieste” dall’ordine del giorno delle prossime assemblee dei soci. Boeing, per esempio, ritiene di “avere già sostanzialmente messo in pratica queste richieste”. Exxon Mobil, dal canto suo, chiede alla Sec di rigettare le richieste di Suor Cathy Katoski perché “vaghe e indefinite”.

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Alessandro Avico