ROMA – Con la nuova detrazione del 110% si può riqualificare a costo zero.
Il superbonus per le spese di efficientamento energetico sostenute per i lavori eseguiti dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 consente di recuperare in cinque anni o trasformare il credito in sconto in fattura.
E’ così, funzionerà al meglio, i condomini possono affrettarsi a cogliere l’occasione?
Con l’ausilio del Sole 24 Ore vediamo come condomini, imprese, banche si stanno preparando all’appuntamento, in effetti le prime diagnosi degli edifici già partite in vista dei lavori segnalano opportunità e rischi, qualche impedimento, la necessità che il decreto venga convertito in legge.
Il 110% di credito fiscale sull’ecobonus si ottiene solo se si migliora di due classi facendo un salto nella pagella energetica degli edifici.
“In linea di massima, è sempre realizzabile se si abbinano cappotto termico e caldaia”, spiega Renato Cremonesi, presidente di Cremonesi consulenze.
In questo caso niente pagella, ma solo sulla carta.
“Sembra necessario un chiarimento delle Entrate – spiega Andrea Barocci di Ingegneria sismica italiana -, oggi non saprei come impostare correttamente una pratica”.
Il primo step è la diagnosi sullo stato degli edifici: prima le imprese se la facevano pagare, ora la proprongono gratis in concorrenza con le altre imprese.
Il Sole 24 Ore suggerisce di rivolgersi a una Esco (società di servizi energetici) o una utility (società che fornisce energia): eseguono i lavori e si caricano il credito fiscale (così si fanno i lavori a costo zero).
Però sono i condomini a dover deliberare, e se causa fase 2 e restrizioni non si riuniscono…
Le imprese invocano già l’estensione del bonus oltre il 2021. (fonte Sole 24 Ore)