Economia

Superbonus. Intesa e Unicredit non comprano più crediti fiscali: troppe le richieste, “norme da modificare”

I due maggiori istituti di credito italiani dicono basta all’acquisito di crediti fiscali per i lavori edilizi in regime di superbonus (al 110%, quello per cui lo Stato in pratica ti ripaga la ristrutturazione se la fai in senso ecosostenibile). 

Superbonus. Intesa e Unicredit non comprano più crediti fiscali

Intesa e UniCredit, simultaneamente, hanno deciso di mettere uno stop. La misura appare colma, nel senso che le due banche stanno raggiungendo la capienza fiscale massima. Troppe le richieste che arrivano, troppi i vincoli burocratici, come appunto quello del limite di capacità fiscale. 

Introdotto dal decreto Sostegni Ter per porre un argine alle frodi, il vincolo di massimo tre passaggi di mano nella cessione dei crediti, ha di fatto limitato il mercato delle cessioni. Senza una modifica delle norme, le maggiori banche passano la mano.

“Norme da modificare”

“Se non verranno modificate le norme di riferimento, è inevitabile un progressivo rallentamento fino all’uscita” dal business, ammette Intesa interpellata dal Sole 24 Ore. Un business del valore finora di 4 miliardi di euro di crediti fiscali legati a superbonus e altri bonus edilizi (di cui 2 miliardi relativi alle imprese che hanno praticato il cosiddetto “sconto in fattura”). 

Nel frattempo Poste ha ridotto l’ammontare delle detrazioni cedibili da 500 a 150mila euro. Una frenata generale

Published by
Warsamé Dini Casali