ROMA – L’emergenza coronavirus impone sacrifici a chi sta a casa, e sacrifici forse ancora più gravi a chi è costretto invece a lavorare, come tutti gli addetti dei supermercati. Continueranno a restare aperti, assicura il ministro Boccia in tv. Però sarà il caso di diminuirgli l’orario di lavoro, e di questo possono occuparsene le Regioni.
La chiusura domenicale decisa da Coop è invece una misura esclusiva del gruppo: due domeniche dal 22 marzo.
“I supermercati, come del resto le farmacie, e tutte le filiere che consentono a 60 milioni di italiani di tenersi per mano e vivere questa vicenda hanno bisogno di orari più ristretti. Sta accadendo in alcune regioni che ci sia una piccola revisione degli orari. La domenica forse è necessario che si protragga l’orario della seconda parte della giornata, così come alcune regioni stano valutando la possibilità di ridurre l’orario di lavoro”. Lo ha detto il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, a L’Aria che Tira, su La7.
“Se alcuni orari li riduciamo un po’ non succede nulla. Questo dieci per cento degli italiani consente al restante 90 di andare avanti. Le chiusure non possiamo permettercelo, nessuna chiusura”, ha sottolineato Boccia. “Se si chiude la domenica alle 15 anziché alle 19 o alle 20 non muore nessuno. Non c’è nessuna chiusura di supermercati”.
Coop ha deciso la chiusura degli oltre 1100 punti vendita la domenica, a partire dalla prossima domenica 22 marzo, per le prossime 2 settimane. Lo annuncia Coop in una nota per impedire la concentrazione degli acquisti e per garantire una pausa ai lavoratori.
“Così facendo contribuiamo a limitare le presenze per strada diluendo gli acquisti delle famiglie durante i giorni feriali della settimana e impedendone la concentrazione durante la domenica. Contemporaneamente veniamo incontro alle necessità dei colleghi che operano nei punti vendita e che tanto stanno facendo per garantire un servizio essenziale alle persone; sarà utile per avere una pausa in più in grado di attenuare la tensione delle scorse settimane. La misura è ovviamente eccezionale e limitata.”. (fonte Agi)