
Supermercati, si chiude: meno settemila, i 106 di Carrefour gli ultimi della serie (Foto d'archivio Ansa)
Supermercati non più il luogo unico della spesa alimentare e non solo. Nel corso degli ultimi anni qualcosa di grosso è mutato nelle abitudini di acquisto degli italiani. Il comprare on line o il comprare diverso o il comprare meno (riguardo ad alcuni comparti merceologici): comportamenti che si sono intrecciati e sommati. Fino a rendere il supermercato non più sempre e comunque una stazione obbligata e affollata.
Aggiornamento ore 13.20
Supermercati: calo fatturato e clienti
Così, in maniera accelerata oltre che inaspettata, il supermercato ha smesso di essere per definizione impresa e attività che comunque fa soldi. In tanti punti di vendita delle diverse catene (chi più chi meno ma nessuna esclusa) il fatturato ha cominciato a calare, poi scivolare, poi picchiare in basso, poi fermarsi ma senza più risalire.
Calo fatturato diventato strutturale che ha reso punti vendita non più fonte di guadagno, anzi non più sostenibili nella dinamica costi-ricavi. Calo fatturato con annesso e connesso calo dei clienti. Chi siano quelli che non vanno più o vanno meno al supermercato non c’è al momento analisi approfondita con appositi studi e rilevazioni. Ma si può ipotizzare che il grosso dei non più clienti fissi dei supermercati siano i 20-40 enni che fanno la spesa via web.
Un rapporto diretto tra il crescere del delivery e il calare dei supermercati è più che un’ipotesi i lavoro. Aggiungere al calo di fatturato e clienti un certo passato gigantismo delle catene dei supermercati (spesso quattro allineati nella stessa strada). E sottrarre ancora ai supermercati una quota minima ma non troppo minima di recupero di clienti da parte dei cosiddetti negozi di vicinato. Il risultato è numericamente imponente.
Carrefour vende 106 negozi dalla sua rete vendita direttaÂ
Carrefour ha annunciato la cessione di 106 dei suoi punti vendita. Ha annunciato inoltre 800 esuberi di personale nella rete di vendita diretta e nella sede centrale. 800 posti di lavoro che vengono a mancare, 800 lavoratori da ricollocare o pensionare.Â
La nota di Carrefour
Con riferimento al piano di trasformazione e rilancio per il 2022 annunciato da Carrefour Italia lo scorso 1 ottobre e discusso nuovamente nel corso di un incontro con i sindacati l’11 novembre scorso, Carrefour ha confermato che il piano di esodi incentivati presentato ai sindacati sarà gestito su base esclusivamente volontaria tramite l’attivazione di una procedura formale come previsto dalla legge, e coinvolgerà circa 600 collaboratori dei punti vendita diretti su tutto il territorio nazionale e 170 collaboratori della sede centrale.
L’azienda conferma l’impegno, nell’ambito del confronto con i sindacati e con le istituzioni preposte, ad assicurare ad ogni collaboratore coinvolto la migliore soluzione possibile, favorendo il ricollocamento interno e percorsi per l’imprenditorialità .
Con il piano di rilancio Carrefour conferma la volontà dell’azienda di restare e continuare ad investire in Italia, con l’obiettivo di tornare alla profittabilità e ad una crescita duratura e sostenibile.
