Per raccontare al pubblico la “sua” Cgil, la leader in pectore Susanna Camusso sceglie il settimanale Donna Moderna. In una lunga intervista che sarà in edicola da giovedì 16 settembre la sindacalista rivendica con orgoglio alcune scelte dei suoi: “Se chiamano la Cgil il sindacato del no, ne vado fiera”.
La Camusso,si dice poi consapevole del fatto che, una volta avvenuto il passaggio di consegne (secondo le procedure, entro 70 giorni), la attenderanno grandi sfide.
Quindi, un accenno ai programmi del futuro del sindacato: “Riportare il lavoro, e la dignità che questo offre all’uomo, al centro delle scelte economiche, delle trattative con governo e imprese”, e nel concreto ciò significa che “sui diritti la Cgil non farà compromessi, neppure se la contropartita fossero nuovi posti di lavoro”.
