ROMA – Susanna Camusso scrive una lettera sul Corriere della Sera e invita Enrico Giovannini a meno ”annunci” e più ”confronto”. La richiesta è indirizzata al ministro del Lavoro.
”Signor ministro – scrive Camusso – c’è una modalità d’azione più giusta ed efficace: quella di aprire il confronto e valutare la sostenibilità sociale, non solo i vincoli economici, delle scelte necessarie da compiere sul complesso tema del welfare. Si sceglie, invece, di annunciare provvedimenti di manutenzione che in realtà rappresentano interventi sostanziali come la liberalizzazione dei contratti a termine, la staffetta generazionale (salvo poi retrocedere in ragione dei costi), le flessibilità in uscita per le pensioni (ma penalizzandole senza qualificare i diversi lavori), e si trascurano altre priorità immediate”.
“Ne citiamo due oltre agli esodati e agli ammortizzatori in deroga: i fondi di solidarietà che stanno venendo meno e la modifica delle norme introdotte dal precedente governo che riducono drasticamente la possibilità di accesso allo stato di disoccupazione. I provvedimenti che saranno approvati nel prossimo Consiglio dei ministri hanno un assoluto carattere d’urgenza”.
“Non sono note le coperture finanziarie, ma non vorremmo che, come in un vecchio gioco in cui a ogni giro si toglieva una sedia, a rimanere in piedi sia sempre il lavoro. Per questo, signor ministro, si può rinunciare a qualche annuncio, confrontarsi di più avendo grande attenzione alla coerenza tra i provvedimenti che si intendono prendere, i diritti dei lavoratori e l’urgenza di dare dignità e sicurezza alle persone”.