BERNA (SVIZZERA) – Negli ultimi tre anni il valore di un franco svizzero, calcolato in euro, e salito di quasi la metà. La moneta elvetica, a causa della crisi internazionale, è diventata un bene rifugio comportando così che i prodotti elvetici non si vendano quasi più perché troppo cari. Uno dei prodotti più tipici di questo paese che sta soffrendo pesantemente le conseguenze di questo strapotere del franco che in questi giorni macina, fra l’altro, nuovi massimi contro il dollaro e continua a salire anche sull’euro, è il formaggio Emmentaler, prodotto nella valle dell’Emmental nel Canton Berna.
Urs Glauser di Oberhünigen è formaggiaio e il suo Emmentaler lo vende generalmente in tutto il mondo. Da settimane però, i suoi formaggi non li vuole più nessuno perché il franco svizzero è diventato troppo forte e per gli europei il formaggio del mastro casaro è troppo costoso. “Il futuro non è roseo – ha spiegato Glauser al Corriere della Sera -, in questo momento io e altri produttori di formaggio stiamo seriamente discutendo se chiudere; alcuni lo hanno già fatto”.
L’Emmentaler è da sempre il formaggio più apprezzato all’estero con una quota di mercato che fino a due anni fa superava il 30 per cento. Malgrado le tante imitazioni, nel 2009 le esportazioni hanno toccato un nuovo record con 62.146 tonnellate che vuol dire il 70 per cento del prodotto finito all’estero. Ciò nonostante, sempre meno italiani o tedeschi sono disposti a spendere sempre più euro per questo formaggio dalle caratteristiche grandi occhiature: tra gennaio e giugno 2011 infatti, sono stati venduti all’estero 7.548 tonnellate di Emmentaler, oltre il 17 per cento in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I produttori della valle dell’Emmental non vogliono però arrendersi e già annunciano battaglia contro il caro-formaggio.
Se calano le esportazioni, anche in patria sempre meno svizzeri acquistano formaggi locali. Crescono infatti le importazioni da Francia e Italia, salite nei primi sei mesi di quest’anno del 6 per cento a 24.727 tonnellate. Un vero e proprio boom è stato registrato dalla mozzarella italiana, più 16 per cento, 1.926 tonnellate importate tra gennaio e giugno 2011.
