ROMA – No ai tagli previsti dal decreto legge sulla manovra economica 2011-2012 per i dipendenti pubblici con stipendi superiori ai 90 mila euro lordi (-5% per la parte eccedente questo importo) e 150 mila euro (-10%). Lo ha deciso la Corte Costituzionale.
Anche i tagli sulla retribuzione dei magistrati previsti dal decreto legge sono incostituzionali.
In particolare la Corte ha stabilito l’illegittimità del decreto nella parte in cui dispone che ai magistrati non vengano erogati gli acconti 2011, 2012 e 2013 e il conguaglio del triennio 2010-2012 e nella parte in cui dispone tagli all’indennità speciale negli anni 2011 (15%), 2012 (25%) e 2013 (32%).