NEW YORK, 16 NOV – La scure continua ad abbattersi sulle banche dei due continenti: nel 2011 – riporta l'agenzia Bloomberg – i posti di lavoro persi nell'industria finanziaria sono già più di 200.000. Le ultime, in ordine temporale, a ridurre l'occupazione sono Bnp Paribas, che ha annunciato la soppressione di 1.400 posti di lavoro, circa il 7% del totale del corporate investment banking (rpt. del corporate investment banking).
Citigroup, secondo indiscrezioni, taglierà 3.000 unità, l'1% del totale. La lista della banche che hanno già tagliato include Goldman Sachs, che si sta preparando a una riduzione di 1.000 posti di lavoro e a un taglio dei costi di 1,45 miliardi di dollari, il 5% delle spese totali. Bank of America ha già tagliato 3.500 posti di lavoro ed è solo all'inizio: la banca potrebbe arrivare a sopprimere 30.000 posti. Della scure di Wall Street ne risente New York, con 10.000 persone nel settore finanziario che potrebbe perdere l'occupazione entro il 2012, facendo salire a 32.000 il bilancio dal gennaio 2008.
Anche fuori dai confini americani le cose non vanno meglio. Ubs ha annunciato all'inizio dell'anno che avrebbe tagliato 3.500 posti di lavoro nei prossimi 2 anni. Credit Suisse prevede il taglio di 600 posti lavoro. Nomura ha annunciato un nuovo round di licenziamenti nel tentativo di ridurre i costi di 1,2 miliardi di dollari. Nomura non ha quantificato i licenziamenti ma, secondo indiscrezioni, i tagli maggiori riguarderanno l'Europa, dove impiega 4.500 persone.