«E’ urgente una vera politica europea dell’auto. Se vogliamo essere competitivi con l’industria orientale si deve puntare su qualità, innovazione, e tecnologia». E’ quanto ha affermato in un’intervista alla Stampa il commissario europeo all’Industria, Antonio Tajani, che ha annunciato come la sua prima iniziativa sarà «un riunione dei ministri dell’Industria proprio per parlare di auto».
Secondo Tajani, la strada del futuro è quella delle soluzioni alternative. «Tra vent’anni – ha spiegato – ci saranno 2,5 miliardi di macchine. E il greggio scarseggerà». In questo contesto, il commissario Ue ha lanciato l’idea di fare di Termini Imerese un polo d’avanguardia dell’auto elettrica: «un centro di eccellenza – ha spiegato – in cui progettare la vettura del futuro, puntando sull’innovazione, facendo collaborare impresa e università, unendo capitali pubblici e privati». La Fiat vi parteciperà? «Se volesse farlo – osserva Tajani – non vedo problemi».
Sul tema degli incentivi, Tajani ha spiegato che da parte dell’Unione europea non vi sono riserve sulla misura ricordando però che «é stato sempre detto che doveva essere una strategia a tempo».