Aumentano (tanto) le tariffe del gas, diminuiscono (molto meno) ancora quelle dell’elettricità. Dal primo luglio, infatti, le bollette della luce diminuiranno dello 0,5%, mentre per il metano ci sarà un aumento decisamente più sostanzioso, pari al 3,2%. Lo ha stabilito l’Autorità per l’energia.
A conti fatti, per i consumatori, c’è decisamente poco da stare allegri. Complessivamente, infatti, le variazioni tariffarie comporteranno un aggravio di 30 euro l’anno (+32 per il gas, -2 euro per l’elettricità).
Sia sulla luce che sul gas, sottolinea l’Autorità, incide l’aumento delle quotazioni petrolifere, ”ma l’asimmetria tra le variazioni elettricita’ e gas e’ legata alla permanente differenza tra le efficienze dei due mercati: in crescita per l’elettrico, ancora insoddisfacente per il gas”. Per l’energia elettrica, la diminuzione dello 0,5% si aggiunge alle consistenti riduzioni gia’ registrate nel 2009 e nei primi due trimestri di quest’anno. La spesa media di una famiglia tipo si riduce ulteriormente di circa di 2 euro su base annua. La nuova riduzione si somma a quelle di 39 euro del 2009 e di 23 euro dei primi due trimestri del 2010.
”L’ultima riduzione (-0,5%) – osserva l’Authority – sarebbe stata superiore se non si facesse sentire il crescente impatto degli oneri per i sussidi alle fonti rinnovabili che, per legge, fanno parte della bolletta”. Il costo (escluse le fonti assimilate) e’ infatti crescente ed ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro nel 2009 e superera’ i 3 miliardi gia’ nel 2010. ”Per la prima volta nel 2010 – evidenzia ancora l’Autorita’ – gli oneri complessivi dei nuovi strumenti di incentivazione supereranno quelli complessivi (incluse le fonti assimilate) del precedente provvedimento Cip 6, pari a 1,9 miliardi”.
In particolare, rispetto al 2009 e’ raddoppiata l’incidenza del fotovoltaico che oggi rappresenta circa 800 milioni di euro interamente a carico della bolletta. Per il gas naturale, sull’aumento del 3,2% pesano invece la scarsa concorrenza e, ancora, l’incremento delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi: rispetto al giugno 2009, infatti, il petrolio e’ aumentato di oltre il 25% in euro. Per una famiglia tipo cosi’ si determina una maggior spesa di 32 euro, su base annua. A fronte di questa situazione, l’Autorita’ ha gia’ per tempo deciso una modifica della formula di aggiornamento trimestrale prezzi, applicabile dall’1 ottobre, che determinera’ un contenimento delle bollette prima dei maggiori consumi invernali delle famiglie. Infatti la nuova formula consentira’ di trasferire ai consumatori i primi benefici emergenti dai minori prezzi gas dei mercati internazionali spot, e dalle rinegoziazioni dei contratti a lungo termine take or pay.
Per quanto riguarda le bollette della luce le novità non riguardano solo le tariffe. Oltre alle variazioni di prezzo stabilite, come ogni tre mesi, dall’Autorità per l’energia, dal primo luglio per 4,5 milioni di famiglie il costo dell’energia elettrica sarà calcolato in base alle nuove tariffe biorarie: piu’ convenienti la sera, la notte e i festivi e più alte nel corso della giornata, quando domanda e costo dell’elettricità sono effettivamente più elevati.
Ecco un vademecum delle novita’.
LE FASCE: – Dalle 8 alle 19 dei giorni feriali. E’ la fascia oraria in cui la tariffa per l’energia elettrica è più costosa. E’ indicata nelle bollette con il termine ‘fascia F1′. – Dalle 19 alle 8 dei giorni feriali. E’ la fascia oraria agevolata in cui la tariffa per l’energia elettrica e’ piu’ bassa. E’ indicata nelle bollette con il termine ‘fascia F2/3’. – Week end e festivi. In questi casi viene applicata la tariffa agevolata (‘fascia F2/3′) per l’intera giornata.
CHI RIGUARDA: Il passaggio al nuovo sistema e’ automatico per tutti i consumatori che non hanno aderito al mercato libero e che sono dotati di contatore elettronico (in grado cioe’ di leggere i consumi nei diversi momenti), ma sara’ graduale. Da domani saranno interessate 4,5 milioni di famiglie, ad agosto si salira’ a 11 milioni, a 15,5 a ottobre, a 20 milioni a dicembre.
COME RISPARMIARE: Per risparmiare bisognera’ abituarsi a concentrare almeno due terzi dei consumi di sera, in nottata e nei week end, ricordandosi per esempio di mandare la lavatrice e la lavastoviglie dopo cena, di accendere lo scaldabagno elettrico la mattina appena svegli o di stirare la domenica. Per cominciare ad organizzarsi con un po’ di anticipo, nelle tre bollette precedenti all’introduzione dei nuovi prezzi sono riportate informazioni dettagliate selle novita’ e i consumi effettuati sono già ripartiti in base alle tre fasce.
A CHI CONVIENE E A CHI NO: I piu’ flessibili nel cambiamento di abitudini saranno sicuramente i single e le coppie senza figli, o comunque tutti coloro che passano la maggior parte della giornata fuori casa. Limitare i consumi alle ore serali sara’ invece piu’ complicato per le famiglie con bambini, per chi ha una colf in casa di giorno, per chi lavora da casa o per i pensionati.
QUANTO SI PUO’ RISPARMIARE: Nel primo anno e mezzo la differenza fra maggiore o minor prezzo sara’ molto piccola, circa il 10%. A partire da gennaio 2012 le differenze di prezzo saranno piu’ accentuate con maggiori possibilita’ di risparmio o con eventuali aggravi piu’ significativi.
IMPATTO SULL’AMBIENTE: L’Autorita’ stima che, se l’insieme delle famiglie italiane spostasse il 10% dei consumi nei periodi piu’ favorevoli, si otterrebbe una riduzione di 450 mila tonnellate l’anno di anidride carbonica, equivalente alle emissioni di una centrale in grado di soddisfare i consumi di una citta’ di circa 500 mila abitanti. Si risparmierebbero circa 9 milioni l’anno per minori emissioni di CO2, circa 80 milioni come costo per il combustibile e oltre 120 milioni come costi di impianto. Nell’insieme, il risparmio a favore della collettivita’ sarebbe di oltre 200 milioni l’anno.