ROMA – Più tasse per tutti: il federalismo fiscale probabilmente porterà ad una maggiore pressione sui contribuenti a livello locale. E’ questa la sintesi fatta da Roberto Petrini su Repubblica. Il giornalista ha evidenziato come la maggiore autonomia degli amministratori locali porterà aumenterà il peso tributario sui cittadini: gli esempi più evidenti fatti da Petrini sono quello dell’Irpef regionale (che dall’addizionale massima odierna dell’1,4% potrà arrivare fino al 3% nel 2015) e quello dell’Irpef comunale (l’addizionale oggi non può superare la soglia dello 0,4%, dal 2013 potrà raggiungere quota 0,8%).
Ecco tutte le misure “controverse” segnalate da Petrini.
REGIONI
Irpef Regionale: L’addizionale regionale Irpef potrà aumentare a partire dal 2013. II tetto massimo, oggi all’1,4%, arriverà al 2,1% nel 2014 e raggiungerà il 3% nel 2015
Tributi regionali Le Regioni avranno a disposizione nuovi tributi che potranno applicare su basi imponibili inedite: condotte, cavi, abilitazioni professionali e così via
PROVINCE
Ipt sull’auto : E’ previsto l’aumento, in alcuni casi fino al 600 per cento, della Tassa provinciale di trascrizione al Pra (Ipt) delle vendite di auto nuove e usate da concessionari e salonisti
Tassa Rc Auto: La tassa provinciale sulla polizza per la responsabilità civile per le autovetture potrà aumentare dall’attuale livello del 12% fino al 15%
COMUNI
Irpef Comunale: Disco verde fin da quest’anno all’aumento dell’addizionale Irpef comunale. Potranno farlo i Comuni che attualmente sono sotto la soglia dello 0,4%
L’Imu, la nuova Ici: Sarà del 7,6 per mille ma i sindaci potranno portarla fino al 10,6 per mille. Comprenderà l’Ici, che oggi ha un tetto del 7 per mille, e I’ Irpef sul possesso della seconda casa
Tassa di scopo: Servirà per finanziare opere e infrastrutture e peserà fino allo 0,5 per mille sull’Ici. Potrà essere restituita se l’opera non decolla, ma il periodo di prova dura 8 anni
Tassa di soggiorno: Già in vigore da quest’anno potranno applicarla i Comuni turistici e si pagherà da 1 a 5 euro per ogni pernottamento. Ne potranno beneficiare anche i Comuni non turistici che si consorziano