Tasse si mangiano un terzo dei salari (Ocse). Debito pubblico a 2.169 mld: record

Tasse si mangiano un terzo dei salari (Ocse). Debito pubblico a 2.169 mld: record

ROMA – Tasse si mangiano un terzo dei salari (Ocse). Debito pubblico a 2.169 mld: record. Torna a salire in Italia il cuneo fiscale, sia per i single che per le famiglie. Aumenta cioè la somma delle imposte (dirette, indirette o sotto forma di contributi previdenziali) che pesano sul costo del lavoro. Se si osserva il salario lordo, la busta paga a disposizione ogni fine mese, il prelievo complessivo in Italia è del 31,6%, quale somma tra il 22,1% dell’imposta personale sui redditi e il 9,5% del prelievo contributivo a carico del dipendente.

Emblematico, a questo proposito, il titolo che gli dedica il Sole 24 Ore: “Il fisco prosciuga i salari: un terzo finisce in tasse”.  Salgono le tasse e, contestualmente, aumenta anche il debito pubblico, giunto secondo Banca d’Italia al livello record di 2.169 miliardi di euro.

Tassazione sempre più pesante sui salari. Secondo i dati del rapporto ‘Taxing wages’ dell’Ocse, nel 2014 il peso della tassazione su una famiglia monoreddito con due figli è stato del 39%, 0,5 punti percentuali in più del 2013, e il quarto più elevato tra i Paesi dell’organizzazione. Per i single, il cuneo è aumentato di 0,37 punti al 48,2%, collocando l’Italia al sesto posto per pressione fiscale tra i Paesi Ocse. Nel 2013, il cuneo fiscale per le famiglie monoreddito era invece calato, sempre di 0,5 punti, e l’Italia era così scesa al 5/o posto della graduatoria tra i Paesi Ocse, superata dall’Austria, che nel 2014 scende invece al 6/o posto.

Invariato il trio di Paesi in cui la pressione fiscale per questa categoria di famiglie è più elevata: Grecia (43,4%), Belgio (40,6%) e Francia (40,5%).    Per quanto riguarda i single senza figli, la posizione dell’Italia nella classifica della pressione fiscale stilata dall’Ocse nel 2014 resta invariata rispetto al 2013. Davanti al nostro Paese ci sono sempre Belgio (55,6%), Austria (49,4%), Germania (49,3%), Ungheria (49%) e Francia (48,4%).

Debito a 2.169 miliardi di euro: è record. Il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato a febbraio di 3,3 miliardi rispetto a gennaio, salendo a 2.169,2 miliardi e raggiungendo il massimo storico, sopra il precedente picco di 2.167,7 miliardi del luglio 2014.  Con riferimento alla ripartizione per sottosettori il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 3,7 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,4 miliardi e quello degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato. Lo comunica Bankitalia nel supplemento al Bollettino statistico: ‘Finanza pubblica, fabbisogno e debito’.

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Warsamé Dini Casali