Telecomunicazioni in crisi a causa del “miraggio” della banda larga

L’Anic, l’associazione delle imprese di apparati esterni per le telecomunicazioni, stima che nei primi mesi del 2010 il calo del giro d’affari del settore sia arrivato al 30% rispetto ai primi mesi dello scorso anno. Il tutto è riconducibile al crollo dei grandi investimenti in infrastrutture e tecnologie innescato dallo stop ai fondi per la banda larga.

Nel 2009 il fatturato dei fornitori di tecnologie si è fermato a 7,4 miliardi, la crisi poi non ha aiutato contribuendo al taglio di 1.600 posti di lavoro diretti.

I fondi destinati dal governo per la banda larga (800 milioni) sono ancora un miraggio che ha avanzato l’ipotesi di un possibile ridimensionamento dando vita ad un piano B: trovare risorse direttamente dalle Regioni.

Poi c’è la questione degli incentivi. Come riporta il Sole 24 Ore, tutti i principali operatori telefonici si sono accreditati per la concessione dei bonus. E’ previsto infatti un contributo di 50 euro per le connessioni fisse o chiavette. Quasi sicuramente il bonus sarà diretto al target 18-30 anni. Il problema è comunque sempre quello di domanda e richiesta: le richieste sono 20 milioni ma con un bonus singolo di 50 euro si potrà al massimo incentivare 400 mila connessioni.

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Alessandro Avico