Tod’s: balzo nei ricavi in sei mesi, crescita del 5,7%

Dividendo straordinario in vista per i soci di Tod’s. In primo luogo per Diego Della Valle, presidente, amministratore delegato e azionista di riferimento del gruppo di moda, di cui detiene il 64,8% del capitale. Il Cda della società ha infatti dato mandato allo stesso Della Valle di convocare entro il 30 settembre un’assemblea per esaminare la proposta di distribuzione di una cedola ‘extra’, il cui ammontare verrà definito prossimamente dal consiglio di amministrazione.

Il dividendo verrà attinto da parte delle riserve distribuibili della capogruppo, superiori a 470 milioni di euro a fine 2009 su un patrimonio netto di 623 milioni. La notizia ha ovviamente scatenato gli acquisti in Borsa, con il titolo che è balzato del 6,38% a 59,15 euro.

La decisione arriva in contemporanea con l’approvazione dei risultati preliminari di Tod’s nel primo semestre. I ricavi sono cresciuti ancora (+5,2% a 377,5 milioni di euro) spinti soprattutto dalle vendite del marchio Tod’s (+8,4% a 196 milioni), con una dinamica più accentuata nel secondo trimestre (+7,4%).

Risultati ”molto buoni” che ”denotano una significativa accelerazione della crescita” e che ”inducono a formulare previsioni positive per l’intero esercizio”, ha commentato Della Valle. La scelta di Tod’s di remunerare due volte nello stesso esercizio i propri soci e’ in netta controtendenza rispetto ai chiari di luna che si respirano da un po’ di tempo a Piazza Affari, dove la crisi economica ha costretto molte società a stringere i cordoni della borsa anche nei confronti degli stessi azionisti.

Tod’s ha già pagato a fine maggio un dividendo da 1,5 euro ad azione (+20% sul 2008), deciso in occasione dell’approvazione dell’ultimo bilancio. Un ”dividendo importante” l’aveva definito nella lettera agli azionisti lo stesso Della Valle – destinatario di cedole per circa 30 milioni di euro – e giustificato dagli ”ottimi risultati di bilancio” conseguiti in un contesto economico diventato ”ancora più impegnativo rispetto a quello già difficile dell’anno precedente” (nel 2009 il fatturato era cresciuto dello 0,8% a 713 milioni mentre l’utile netto era salito del 2,7% a 86 milioni).

Un dividendo sì generoso ma che, aggiungeva Della Valle, era stato determinato ”nella consapevolezza di non intaccare la solidità finanziaria” del gruppo.

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Alessandro Avico