Toyota ritirerà anche dal mercato europeo 1,8 milioni di auto per problemi al pedale dell’acceleratore. Lo ha reso noto venerdi la stessa società in un comunicato, citato da Bloomberg. Tra i modelli che verranno richiamati, ha specificato il colosso nipponico, ci sono i modelli Yaris, Corolla e RAV4.
Il gruppo giapponese ha precisato che non sono coinvolti altri modelli, né del suo marchio né della controllata Lexus. Toyota ha già trovato «una soluzione per questa questione dell’acceleratore»e appena completate le valutazioni sul come operare fornirà comunicazioni più precise ai clienti, ha spiegato il direttore delle operazioni europee Tadashi Arashima.
Il marchio Toyota scricchiola e vede la propria reputazione di leader nell’industria automobilistica per affidabilità e qualità vicino alla debacle: il gruppo di Nagoya annuncia un altro richiamo per problemi tecnici di 1,09 milioni di auto prodotte negli Usa e prepara la pesante manovra per l’Europa. La decisione, con l’analoga iniziativa dello scorso novembre, porta a 5,35 milioni il totale dei veicoli con il tappetino che rischia di incastrarsi tra i pedali e di causare accelerazioni improvvise. Quello che ha tutti i caratteri di un bollettino di guerra non finisce qui: la Cina è interessata da 75mila suv RAV4.
Appena 24 ore fa Toyota aveva deciso il blocco per una settimana di vendite e produzione negli Stati Uniti di otto modelli (come le popolari Camry e Corolla), coinvolti in un richiamo di 2,57 milioni in tutto il Nord America per risolvere pericoli ai pedali dell’acceleratore.
Gli ultimi sviluppi hanno disorientato gli investitori verso la compagnia che nel 2008 coltivava ancora il sogno di produrre 10 milioni di auto e che ora potrebbe trovarsi a richiamare un numero di veicoli maggiore della propria produzione annua. Alla Borsa di Tokyo, i titoli dell’ex numero uno al mondo (superata nel 2009 dalla coppia Volkswagen-Suzuki) sono crollati del 3,9%, portando le perdite dalla scorsa settimana al totale del 15% per un valore di mercato bruciato di 25 miliardi di dollari. Troppi anche per la società a maggiore capitalizzazione del Giappone.
Acceleratore difettoso. Il marchio giapponese ieri aveva annunciato il ritiro negli Stati Uniti di un altro milione di veicoli, portando così a oltre 7,3 milioni il numero di automobili che – dal novembre scorso – devono essere ritirate dalla circolazione. Nello stesso tempo un allarme analogo è stato diffuso in Canada, dove Toyota ha ordinato il ritiro di 270mila veicoli. Si tratta di otto modelli: Rav4 2009-2010, Corolla 2009-2010, Matrix 2009-2010, Avalon 2005-2010, alcuni modelli Camry 2007-2010, e di tutti i modelli Highlander 2010, Tundra 2010 e Sequoia 2008-2010. Tutti sono soggetti a ritiro per lo stesso motivo: i pedali dell’acceleratore sono difettosi. Vengono forniti da una ditta americana, la Cst Corporation, ma sono fabbricati in Canada, in uno stabilimento di Mississauga, nei pressi di Toronto.
In crisi profonda, Toyota ha in programma di chiudere ad agosto prossimo uno stabilimento in Gran Bretagna e di tagliare fino a 750 posti di lavoro. A dirlo è il portavoce della casa automobilistica, Takanori Yokoi. La crisi Toyota sta diventando inarrestabile in Nordamerica e per questo i sindacati hanno organizzato la loro prima manifestazione a Washington davanti all’Ambasciata del Giappone.