
Traffico e messaggi illimitati...Parola grossa: WindTre, Vodafone, Iliad e anche Tim un limite lo mettono (foto Ansa)
Diciamolo subito: la grandissima parte degli utenti e clienti non se ne accorgono e proprio non lo sentono il limite. Perché è un limite ampio, posto al di là del consumo e uso delle varie modalità di telefonia e messaggistica. Insomma è più o meno come se un’auto a noleggio avesse come limite chilometri annui (altrimenti scatta tariffa suppletiva) 50 mila appunto chilometri.
Quasi nessuno ne percorre così tanti, quindi la sensazione pratica è che limite non ci sia. Però…però l’illimitati, parola che compare nella comunicazione e nella contrattistica degli operatori telefonici è un illimitato per così dire percepito ma non rispondente al significato letterale del termine. Nei contratti “illimitati” il limite c’è.
WindTre e Vodafone
WindTre e Vodafone il limite lo mettono a 160 minuti al giorno di conversazione e 200 messaggi e a 1250 minuti al mese di conversazione e 2000 messaggi. Iliad prevede che il limite ci sia al verificarsi di certe situazioni non specificate. Tim è più di manica larga: limite a 18.000 messaggi al mese. Il limite c’è, però rigido non è.
Non stazioni di pedaggio, ma di monitoraggio
Nessuna compagnia di telefonia se utente sfora limite automaticamente aumenta tariffa. Tutt’altro: i limiti non stanno lì a far da pedaggio. Fanno da monitoraggio. L’obiettivo non è la frazione di centesimo di euro da addebitare per un messaggio fuori quota o una chiacchiera strabordata. I limiti sono invece ad esempio una spia di un possibile contratto a condizioni per un privato o per una azienda usato invece impropriamente per una attività di call center o similari. Il limite è una garanzia che la compagnia, il gestore telefonico dà a se stesso e non una gabella nascosta ad arte. Però illimitati vuole, vorrebbe dire…illimitati. Senza limite alcuno di uso e consumo. Proprio proprio così non è e non è solo pignoleria rilevare che il vocabolario della pubblicità/comunicazione si prende limitata ma sostanziale licenza rispetto al vocabolario della vita quotidiana.