Una manovra a luglio, di 0,5 punti percentuali, che anticiperà la finanziaria dell’autunno. Con l’obiettivo di correggere i conti del 2011, come stabilito con la Commissione Europea. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti spiega con i tempi della nuova Finanziaria il “fraintendimento” nato dalle voci su un buco da 4-5 miliardi.
Nessun buco, spiega il ministro che prima “smentisce” e poi cerca di chiarire l’equivoco. Assicura che non essendoci buco non servirà alcuna manovra. Ma la nuova finanziaria triennale a luglio – spiegano fonti bene informate – potrebbe prevedere anche un adeguamento parallelo, che servirebbe per coprire alcune spese del 2010, come le missioni all’estero che da sole valgono 1,5 miliardi.
Nessuna correzione, solo spese da rifinanziare per 4/5 miliardi. Le voci di una manovrina estiva arrivano nel pomeriggio, da fonti parlamentari. Il primo a smentire l’ipotesi di un “buco” da 4-5 miliardi da dover coprire è il viceministro all’Economia, Giuseppe Vegas: “mai saputo niente” di un’intervento del genere dice intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it.
Poi sullo stesso argomento il ministro Tremonti interviene a due riprese. Nel pomeriggio risponde ai cronisti a margine di un incontro all’Abi: “l’impegno della Repubblica italiana preso con la Commissione europea – taglia corto il ministro – è quello di una correzione dello 0,5% nel 2011. E il Governo manterrà questo impegno. Punto”.
Ma la voce di una manovra correttiva da 4-5 miliardi? “Le voci le raccogliete e le gestite – replica Tremonti – Smentisco le vostre voci”. Alla tramissione “Annozero” il ministro precisa ulteriormente e per spiegare quello che lui definisce un equivoco, chiarisce che la manovrà 2011 avrà i tempi della nuova finanziaria: a luglio la correzione concordata con l’Ue, poi dopo la nuova legge di Stabilità.
Come è avvenuto nel 2008 “quando abbiamo fatto un decreto a luglio e poi la finanziaria secca a settembre: sono i nuovi tempi della finanziaria”. Le voci di una possibile manovrina allarmano però l’opposizione che prima della smentita del ministro chiedono a gran voce che Tremonti riferisca con urgenza in Parlamento.
“Il solo fatto che emerga l’esigenza di una manovra correttiva è la dimostrazione delle difficoltà reali della finanza pubblica”, afferma il capogruppo Pd in commissione Bilancio a Montecitorio, Pierpaolo Baretta che aggiunge “una svolta nella politica economica del governo è l’unica strada possibile e va fatta in Parlamento. La nuova legge di bilancio deve diventare l’occasione per cambiare registro”.
“Le voci sulla manovra correttiva sono preoccupanti. I conti dello Stato già sono in rosso ed una manovra per coprire altri buchi rivela una situazione allarmante. Tremonti venga subito in Parlamento a spiegare la situazione, senza ricorrere a trucchi ed espedienti creativi”, afferma invece il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.
“Il problema dei conti pubblici – dice infine il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli – sono un problema serio e noi vi poniamo la massima attenzione. Ma questo non implica alcun giudizio sull’opportunità o meno di fare adesso una manovra correttiva”.