Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha rotto un tabù: quello del debito pubblico e del debito europeo. In Italia, come racconta il Corsera, è dal 1997 che non si parla di debito europeo. Tutto per colpa della “legge Ciampi”, come scrive il Corriere: “L’Italia non doveva mai esporsi per ammorbidire, o rendere più sensate, le regole di finanza pubblica in Europa. Cosciente che il suo debito era il più alto nel club, il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi nel ’97 si tenne fuori dalla battaglia del collega francese Dominique Strauss-Kahn per attutire i vincoli del Patto di stabilità. Non sarebbe stato elegante, ma soprattutto non avrebbe aiutato la causa, né l’Italia: avrebbe solo sollevato sospetti. Ora Tremonti archivia questa vecchia legge non scritta. Il Tesoro di Roma è il primo emittente di debito nell’area-euro, con oltre 1.800 miliardi di euro. Malgrado ciò, l’Italia propone un’Agenzia europea del debito che affronti il mercato in nome e per conto degli Stati, anche di quelli dal passato (finanziario) meno glorioso e dal presente meno sicuro“.
