ROMA – Partirà in autunno, comunque entro fine anno, ‘Italo’, il treno di Nuovo trasporto viaggiatori, la società presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, che sui binari dell’alta velocità farà concorrenza alle Fs. Leggero slittamento, dunque, rispetto al 15 settembre finora indicato. La ragione, spiegata dall’amministratore delegato Giuseppe Sciarrone, è che occorre aspettare l’omologazione da parte dell’Agenzia nazionale per la sicurezza prevista a settembre ed eseguire, poi, tutti i test di affidabilità dell’Agv 575 costruito da Alstom.
Obiettivo è offrire un treno con la massima qualità. Un treno ”non per l’élite ma dove c’è posto per tutti”, con prezzi flessibili, come chiarisce anche lo slogan ‘Italo è il tuo treno’, ha spiegato Sciarrone in occasione della presentazione del primo quaderno dell’Ufficio studi di Ntv (anche sul web, che ha lo scopo di aprire un dibattito) sullo ‘Sviluppo dell’Alta velocità in Europa e nel Mondo’. E dove si potranno, forse, trovare anche hostess cinesi e indiane – visti i tanti turisti che viaggiano in treno – selezionate in quella ”quota non piccola di stranieri” dei 90 mila, fra uomini e donne quasi alla pari, che da tutta Italia hanno presentato domanda.
Per ora sono 170 gli assunti, entro fine anno ce ne saranno altri 400 ed entro giugno 2012 altri 750. Ntv si affaccia al mercato dell’alta velocità in Italia dove nei prossimi dieci ”è realistico” attendersi ”una crescita di volumi di traffico del 70%, che toccherà quota 17 miliardi di passeggeri/km”, il doppio del valore del 2009, ha detto Sciarrone. Per ora ”è un’operazione ad altissimo rischio, dobbiamo guadagnarci tutto sul campo, e il ritorno economico potrà esserci fra due-tre anni”, 5-6 dall’investimento, ha sottolineato il vice presidente di Ntv Vincenzo Cannatelli che ha ricordato l’investimento di un miliardo di euro, ”è assolutamente sotto controllo”.
Esclusa la defezione dalla compagine azionaria di Generali (15%), che ha già smentito indiscrezioni di stampa. Ntv, a cui partecipano, tra gli altri, Diego Della Valle e Intesa SanPaolo, vuole ”essere azienda a tutto tondo, non identificata come quella che ha preso la crema. Peraltro – ha osservato Sciarrone – è curioso che ci siamo solo noi a mangiarla”.
Ntv si dice pronta a competere anche nei settori regionale e a lunga percorrenza sussidiati (”stiamo spingendo anche politicamente per la liberalizzazione”), ma per ora è liberalizzata solo l’alta velocità, settore dove manca un’autorità, che invece è necessaria”, ha ribadito Sciarrone, aggiungendo che ”si potrebbe trasferire l’ufficio regolazione servizi ferroviari” dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti ”verso una delle authority esistenti”. Infine, dopo ”momenti burrascosi” nei mesi scorsi, con accuse di ostruzionismo da parte di Ntv a Rete ferroviaria italiana (controllata di Fs che gestisce le infrastrutture), ”ora lavoriamo in maniera costruttiva”.