In controntendenza con la flessione nazionale (-4%) e internazionale (-5%), il turismo del Piemonte nel 2009 tiene.
Le presenze, quasi 11 milioni e 600 mila, hanno fatto registrare una lieve crescita (+0,28%) e gli arrivi sono aumentati dell’11,2%, attestandosi a oltre tre milioni e 867 mila. In grande crescita la domanda nazionale, che rappresenta il 71% degli arrivi (2.733.000) e il 67% delle presenze (7.788.000).
Ed è boom a Torino, che fa registrare +29% negli arrivi e +4,5% nelle presenze. Un peso consistente è acquisito dal turismo interno allo stesso Piemonte, che rappresenta il 57% delle provenienze italiane (4.450.000 presenze e 1.500.000 arrivi). Segno che di fronte alla crisi, i piemontesi hanno scelto di ammortizzare chilometri e costi mettendosi in viaggio all’interno del territorio. Un fenomeno, quello del turismo di prossimità , confermato anche dalla buona performance, fra gli stranieri, della vicina Francia.
La Germania rimane comunque il mercato estero principale, seguita dalla Francia, nuovamente in crescita (440 mila presenze +14,4%; 195.999 arrivi +17,1%) e dal BeNeLux. In flessione, invece il Regno Unito, penalizzato dal cambio della sterlina.
Da un punto di vista ricettivo, cresce il numero delle strutture (4.960 in tutto e +2,8%) e in particolare di quelle di categoria più elevata, mentre resta quasi invariato il totale dei posti letto (181.307), segno di un’offerta che si va sempre più riqualificando. “Punteremo – ha dichiarato illustrando i dati il neoassessore al Turismo del Piemonte, Alberto Cirio – su tre parole d’ordine: riorganizzazione, sostegno all’imprenditoria e promozione”.
