Le contestazioni di Torino, Treviglio e Livorno, con il segretario della Cisl Raffaele Bonanni colpito da un fumogeno e i successivi lanci di uova e sassi contro le sedi di Cisl e Confindustria, è sempre più scontro interno ai sindacati.
Sono gli stessi vertici di Fim, Fiom, Uilm e Fismic a riconoscere che la spaccatura non è confinata alla base, ma ha colpito ai vertici.
La posta in gioco è fondamentale: l’egemonia nelle grandi e piccole aziende di una categoria che continua anche oggi a fare la storia del sindacato in Italia.
