La tassa di soggiorno potrebbe essere resa più digeribile se parte degli introiti venissero destinati alle categorie economiche che si occupano di turismo a Roma. A questo sta pensando la commissione Bilancio che si è riunita lunedì 12 luglio approvando al delibera che dovrà passare in Consiglio comunale. Parola del suo presidente Federico Guidi che ha sottolineato come sia aperto il confronto con le categorie.
D’altronde il sindaco Gianni Alemanno ha ribadito che c’ĆØ tutta la disponibilitĆ a migliorare una manovra che potrebbe portare nelle magre casse capitoline 80 milioni all’anno: ”Siamo disponibili a migliorare il contributo di soggiorno – ha detto – magari facendo in modo che non passi attraverso la realtĆ degli alberghi ma che sia più diffuso”. Ma ĆØ stato anche fermo nel ribadire che ”i viaggiatori che vengono a Roma devono lasciare qualcosa a questa cittĆ , per i servizi che questa cittĆ gli paga: ĆØ un principio a cui non vogliamo e non possiamo venir meno. Dobbiamo fare in modo che per le pesantissime condizioni del bilancio del Comune di Roma ci sia anche un contributo da parte di chi viene a visitarla e utilizza i nostri servizi”.
IntantoĀ lunedƬ Confesercenti, Confcommercio, Confindustria e sindacati hanno fatto una conferenza unitaria durante la quale hanno detto nuovamente ”no” alla tassa perchĆ© ”colpirĆ gli italiani, soprattutto quelli che vengono a Roma per motivi di studio, medici o di lavoro” e quindi meglio ”aumentare i prezzi dei musei statali e comunali di tre euro”. Tutti insieme hanno definito la tassa ”iniqua e discriminatoria”; ”il turismo ĆØ un comparto economico della cittĆ – ha detto il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli – l’alberghieroĀ ĆØ un prodotto ‘made in Italy’ e la tassaĀ ĆØ una miopia economica, politica e sociale”.
Secondo Roscioli questa misura produrrĆ “disoccupati”. Di altra ”mazzata per Roma” ha parlato anche il capogruppo del Pd in Campidoglio Umberto Marroni, mentre secondo il capogruppo dell’Udc Alessandro Onorato ”la giunta Alemanno rischia di fare autogol mettendo i freni a un comparto che e’ da traino alla nostra economia”. Taglia corto il vicepresidente della Commissione Bilancio Marco Siclari: ”Vorremmo poter non registrare le solite posizioni critiche ad ogni costo, e prive di spunti costruttivi, ma la speranza si assottiglia. Nessuno vuole colpire gli albergatori e non c’ĆØ un accanimento verso una categoria che contribuisce in modo sostanziale al turismo della Capitale. Questo però ĆØ solo l’inizio di un confronto con le parti esperte del settore”.
