Cresce il pil in Europa, ma calano investimenti e consumi

Nel corso del primo trimestre dell’anno il Pil dei 16 Paesi della zona dell’euro è cresciuto dello 0,2 per cento, come negli ultimi 3 mesi 2009. Lo rende noto Eurostat nella sua seconda stima che conferma quella del 4 giugno scorso.

Stesso risultato anche per l’Ue a 27. L’Italia ha visto un aumento dello 0,4 per cento, dopo il -0,1 per cento dell’ultimo trimestre 2009. Vanno meglio Francia (+0,1 per cento), Germania (+0,2 per cento) e Regno Unito (+0,3 per cento).

Resta in recessione la Grecia (-1 per cento). Il più forte tasso di crescita è stato registrato dall’Irlanda con un +2,7 per cento.

Nella zona dell’euro le esportazioni sono cresciute del 2,1 per cento, mentre nell’Ue hanno visto un aumento del 2 per cenro. Balzo in avanti anche per le importazioni, rispettivamente del 3,8 per cento e del 3,4% per cento.

In calo invece i consumi delle famiglie: -0,1 per cento sia in Eurolandia che nell’Ue a 27. Giù anche gli investimenti: rispettivamente -1,2  e -1,3 per cento.

Su base annua, nel primo trimestre dell’anno, il Pil dell’eurozona è tornato positivo con un +0,6 per cento e quello dell’Ue a +0,5 rispetto al -2,1 per cento dell’area euro e al -2,3 per cento dell’Unione nel trimestre precedente.

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Maria Elena Perrero